Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Milano: vandalismo al Memoriale della Shoah Un segno di incuria e barbarie
Testata: Il Giornale Data: 09 agosto 2021 Pagina: 3 Autore: la redazione del Giornale Titolo: «Vomito, urina e anche vetri rotti sul Memoriale della Shoah»
Riprendiamo dal GIORNALE - Milano di oggi, 09/08/2021, a pag.3, la breve "Vomito, urina e anche vetri rotti sul Memoriale della Shoah".
Il Memoriale della Shoah a Milano
Uno «sfogo» in piena regola, che chiama in causa soprattutto i maleducati che creano situazioni di degrado, ma forse anche le istituzioni che dovrebbero controllare e prevenire questo imbarbarimento urbano. La protesta arriva dal Memoriale della Shoah di Milano, un'istituzione amata e rispettata a Milano, un luogo della memoria e della cultura che certo merita un rispetto e un'attenzione particolari, anche simbolicamente. Ma questa attenzione evidentemente non c'è. «Piccolo sfogo, abbiate pazienza - si legge nella pagina social del Memoriale, con una foto a corredo - Questa era la situazione questa mattina al Memoriale della Shoah Milano. Da mesi ormai ogni pomeriggio e notte la piazza si riempie di persone che lasciano come ricordo urina, feci, vomito, bottiglie rotte, segni di spaccio». «Come potete immaginare - dicono dal Memoriale - la situazione non è piacevole né per noi, né per chi (polizia e Amsa) deve liberare lo spazio ogni mattina. Oggi però - aggiunge la Fondazione - oltre al "normale" disagio abbiamo trovato i vetri esterni del Memoriale della Shoah rotti. Un atto di incuria, ignoranza, fatto senza sapere cosa rappresenta questo spazio». «Ora - concludono dal Memoriale - questo è un luogo di Milano e dei milanesi, è un luogo di Memoria che ormai in centinaia di migliaia hanno visitato e amato. Non lasciamolo solo. Parliamo molto di storia, memoria, e del loro uso: siccome sono importanti, iniziamo a trattare bene i nostri luoghi. Sarebbe già un passo avanti».
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