Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Negazionismo e propaganda nazista: scatta la pena Il caso a Saint Vincent (Aosta)
Testata: La Repubblica Data: 08 luglio 2021 Pagina: 6 Autore: P.V. Titolo: «Aquile naziste sui cancelli di casa, multa da 5mila euro a un croupier»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA - Torino di oggi, 08/07/2021, a pag. 6, con il titolo "Aquile naziste sui cancelli di casa, multa da 5mila euro a un croupier", il servizio a firma P.V.
Il cancello di casa di Fabrizio Fournier
Aveva fatto realizzare attorno alla sua casa di Saint Vincent cancellate che raffiguravano l'aquila simbolo del Reich e dei triangoli usati sulle divise degli internati.Il tribunale di Aosta ha condannato un croupier valdostano, Fabrizio Fournier, di 57 anni accusato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, con l'aggravante del negazionismo. Durante le indagini gli investigatori della Digos hanno trovato video e chat in cui l'indagato sosteneva tesi revisioniste e si negavano i crimini commessi dal regime nazista. L'aggravante del negazionismo è stata riconosciuta dal giudice Maurizio D'Abrusco.
«Si tratta di un elemento giuridicamente molto importante perché dire che certi fatti indiscutibili della storia, come l'esistenza delle camere a gas, non siano mai avvenuti stimola un sentimento di odio verso certi gruppi di persone», spiega l'avvocato Tommaso Levi, a nome della Comunità ebraica. II giudice ha deciso una pena di 5 mila euro oltre ai risarcimenti di 35 mila euro alle parti civili: alla Comunità ebraica di Torino, alla Regione Valle d'Aosta e all'Anpi.
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