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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
26.06.2021 Ue, omofobia in Ungheria: aperta una procedura
Cronaca di Francesca Basso

Testata: Corriere della Sera
Data: 26 giugno 2021
Pagina: 17
Autore: Francesca Basso
Titolo: «Ue, salta l'accordo sul vertice con Pulin. Aperta la procedura contro l'Ungheria»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 26/06/2021, a pag. 17, l'articolo di Francesca Basso dal titolo "Ue, salta l'accordo sul vertice con Pulin. Aperta la procedura contro l'Ungheria".

Overdag geen homo's meer op Hongaarse tv: Orban verbiedt nu ook  'populariseren' van homoseksualiteit - Business AM
Victon Orban


È stato il Consiglio europeo del valori comuni e dello Stato di diritto. Perché su questo si sono scontrati i leader Ue. Questo è stato il nodo di tutti i dossier che hanno diviso di 27 capi di Stato e di governo riuniti per due glomi a Bruxelles: Turchia, Russia e la legge omofoba approvata dall'Ungheria (vieta la diffusione ai minori di contenuti o rappresentazioni in cui si parli di omosessualità), che non era in agenda. «L'Unione è prima un'unione di valori e poi è il mercato unico», ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa finale: «Proteggeremo tutti i cittadini, chiunque amino». E il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha spiegato che quello sull'Ungheria e stato «un dibattito difficile, rude ma necessario ed emozionante perché ha toccato i nostri valori e sentimenti». Von der Leyen ha anche precisato che «la procedura contro l'Ungheria può essere considerata aperta e i risultati dipenderanno dalla risposta» di Budapest. Sulle relazioni tra Ue e Russia e la proposta della cancelliera tedesca Angela Merkel, sci$tenuta dal presidente francese Emmanuel Macron e dal premier Mario Draghi, di un summit con il presidente russo Vladimir Putin (l'ultimo risale al 2014 prima dell'annessione della Crimea), gli Stati Ue si sono divisi: i Paesi dell'est, i Baltici e l' Olanda erano contrari. La discussione si è protratta fino alle due del mattino di venerdì e l'accordo su un incontro immediato non c'è stato. Nelle conclusioni i leader Ue parlano di «dialogo selettivo» con Mosca, condannano le imitazioni alle libertà fondamentali e ribadiscono il sostegno per la ricerca della verità nell'abbattimento del volo Mhi7. Di fronte alle« attività nocive, illegali e destabilizzanti» della Russia, il Consiglio invita la Commissione a presentare ulteriori misure restrittive, comprese sanzioni economiche. Von der Leyen ha ricordato la «spirale negativa» delle relazioni con Mosca negli ultimi tempi e ha spiegato che «abbiamo deciso di respingere la Russia quando viola i diritti umani, contrastarla quando mina i nostri interessi ma impegneremo la Russia quando si tratta di interessi comuni come clima e salute». Sulla Turchia i leader Ue hanno concordato a proseguire il sostegno per la gestione dei profughi (3 miliardi fino al 2024 ad Ankara, 2,2 miliardi a Giordania e Libano) e hanno ribadito le preoccupazioni per il rispetto dei diritti fondamentali e per l'atteggiamento verso Cipro. Von der Leyen ha sottolineato che l'Ue «non accetterà mai la soluzione dei due Stati». Quanto all'immigrazione, è stata affrontata la dimensione esterna, la Commissione presenterà delle proposte in autunno.

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