sabato 10 maggio 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
15.06.2021 Israele: gli arabi al governo non cambiano le accuse antisioniste
Andrea's Version, di Andrea Marcenaro

Testata: Il Foglio
Data: 15 giugno 2021
Pagina: 1
Autore: Andrea Marcenaro
Titolo: «Andrea's Version»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 15/06/2021, a pag.1 "Andrea's Version" di Andrea Marcenaro.

Immagine correlata
Andrea Marcenaro

L'intesa per l'esecutivo Bennett-Lapid c'è, ma ora serve la fiducia della  Knesset - Moked
L'intesa tra Yair Lapid, Naftali Bennett, Mansour Abbas

Adesso che il premier Netanyahu è stato allontanato e che il suo regime dell'apartheid e del razzismo più spietato ha portato finalmente gli arabi al governo di Israele, ogni osservatore internazionale, ogni giornalista di Haaretz e ogni corrispondente della grande stampa progressista occidentale si aspetta che da un momento all'altro venga abbattuta l'infame barriera divisoria con la Cisgiordania, che il sistema Iron Dome venga accantonato, che gli F18 vengano rinchiusi negli hangar e che tutte le armi delle note e decennali reazioni sproporzionate vengano infine sostituite da una enorme commessa di fionde con biglie, ordinata a una fabbrica del bresciano, più un container di coltellini svizzeri medio-lunghi con forbicine. Questione di proporzioni e questione di lealtà nel conflitto. In tutto il medio oriente, l'attesa è ovviamente palpabile. Al momento, quantunque un po' presto forse sia, e per quanto nessuno fornisca un perché, tutto pare però sempre uguale a quando quel porcone di Netanyahu stava al posto suo.

Per inviare al Foglio la propria opinione, telefonare: 06/5890901, oppure cliccare sulla e-mail sottostante

lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT