Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
I deliri antisemiti di Chef Rubio Commento di Andrea Scaglia
Testata: Libero Data: 13 giugno 2021 Pagina: 9 Autore: Andrea Scaglia Titolo: «Gli insulti antisemiti dello chef filo-Hamas»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 13/06/2021, a pag. 9, con il titolo "Gli insulti antisemiti dello chef filo-Hamas" l'analisi di Andrea Scaglia.
Uno dei tweet di Chef Rubio
Premessa: chi scrive è allergico ai reati d'opinione - quando non sconfinano nella diffamazione, naturalmente - e dunque sostenitore persino della libertà di stronzata. D'altro canto, esiste una legge in Italia, la cosiddetta legge Mancino, che in teoria sanzionerebbe frasi, gesti e azioni che possano incitare all'odio e alla violenza per motivi razziali, etnici, religiosi. In questo senso, l'account Twitter dello Chef Rubio è un esempio di scuola: gronda odio anti-israeliano a ogni sillaba, e per la verità non è che lui lo dissimuli. Uno degli ultimi esempi - in mezzo ad altri innumerevoli - è la frase più idiota dell'anno: «La stella di David è una svastica che ce l'ha fatta». Forse voleva essere sarcastica. Invece è una cazzata immane.
Chef Rubio
Pensare che eravamo suoi ammiratori, quando - in controtendenza con la tivù dei leccati cuochi da show - assaggiava ed esaltava le delizie delle trattorie da camionisti. Ma ormai Rubio, perlomeno in rete, è noto soprattutto per il suo sostegno alla causa palestinese - del tutto legittimo, figuriamoci - e però debordato in un livore anti-israeliano insopportabile. I suoi tweet sono una sfilza di «nazisionisti», «criminali», «violentano i bambini» e amenità del genere. Immaginiamo sia inutile intavolare una discussione, magari ricordandogli - relativamente alle paradossali accuse di "nazismo" - come, tanto per fare un esempio, il gran muftì palestinese Amin al-Husayni sia stato - lui sì - un alleato di Hitler, o quanto sia liberticida il regime di Hamas. Né si vuol mettere in discussione la libertà di criticare il governo di Tel Aviv, o di esprimere angoscia per il tragico destino di tanti innocenti morti nei bombardamenti. Il discorso non è questo, ma il violento e generalizzato astio contro lo Stato ebraico e gli israeliani tutti. Ripetiamo: nessuna censura. Peraltro, siamo convinti che le deliranti affermazioni di Rubio facciano in un certo senso persino il gioco di Israele: dimostrano infatti quanto possa essere turpe l'odio cieco, nonché inutile - e anche controproducente - per la causa che s'illude di sostenere.
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