Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Media vaticani, cambi in vista Commento di Antonio Villa
Testata: Il Foglio Data: 09 giugno 2021 Pagina: 2 Autore: Antonio Villa Titolo: «Il Papa si prepara all'ennesimo repulisti nei media vaticani. Cambi in vista»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 09/06/2021, a pag.2 con il titolo "Il Papa si prepara all'ennesimo repulisti nei media vaticani. Cambi in vista", l'analisi di Antonio Villa.
Roma. Si parla insistentemente di un cambio (e sarebbe l'ennesimo) alla guida dei media vaticani. La grande riforma stenta a decollare, l'accorpamento degli antichi e gloriosi mezzi di comunicazione (Radio Vaticana, Osservatore Romano, Vatican News, Libreria Editrice Vaticana) ha lasciato più strascichi di quanto fosse possibile immaginare. Il progetto, deciso dal Papa su pressanti consigli del suo entourage - Papa Francesco non guarda neppure la televisione, figurarsi se è in grado di valutare l'opportunità di chiudere la stagione della trasmissione a onde corte, che tante polemiche ha suscitato alla Radio Vaticana)- è stato avviato da mons. Dario Edoardo Viganò, lui sì grande e apprezzato esperto di media. Caduto per la nota vicenda della lettera di Benedetto XVI sbianchettata nella parte in cui il Papa emerito criticava buona parte degli scrittori che era invitato a lodare nella prefazione, fu sostituito dall'esperto e laico Paolo Ruffini, spostato da Tv2000, la tv dei vescovi italiani. Alla direzione editoriale fu cooptato Andrea Tornielli, principe dei vaticanisti italiani, scrittore di successo e soprattutto amico di vecchia data di Jorge Mario Bergoglio. Un team infallibile e inscalfibile, si pensava. Invece, col passare del tempo, si è visto che il moloch al Papa non aggradava tanto: anziché di farsi vedere sui media "di casa", non esitava a concedere interviste a Mediaset, a Vanity Fair, alla Gazzetta dello Sport. Tutte interviste che i mezzi di comunicazione vaticana riprendevano il minimo indispensabile, quasi fosse un atto dovuto e niente di più. Francesco si è deciso a visitare la sede dei media riuniti solo poche settimane fa e lo storico incontro passerà alla storia per le gelide domande che ha rivolto ai suoi direttori: "Ma quanti ascoltano la Radio, e quanti leggono l'Osservatore Romano"? Voi qui siete come "la montagna che partorisce il topolino".
Nei giorni seguenti, coincidenza o no, il Papa ha ricevuto in udienza privata prima Tornielli e poi Andrea Monda, direttore dell'Osservatore. E da lì sono partite le indiscrezioni che vogliono Francesco determinato a cambiare i vertici della struttura. Senza, però, umiliare troppo i suoi stretti collaboratori: a Tornielli, ad esempio, potrebbe essere gradita la poltrona di direttore di Avvenire, attualmente occupata da Marco Tarquinio, in sella ormai dal 2009 e autore della svolta progressista del quotidiano della Cei che era stato diretto (in epoca ruiniana e del primo Bagnasco) da Dino Boffo. Si vedrà se stavolta l'approdo di Tornielli ad Avvenire si concretizzerà, dopo che se ne era parlato insistentemente qualche anno fa. Sarebbe il sigillo sul fallimento di una riforma la cui utilità, al di là della retorica del caso, è stata solo quella di tagliare e risparmiare. Francesco, più che sentir parlare di HD e 4K, vorrebbe che anche l'ultimo cattolico di Bangui fosse messo in grado di sentirsi parte di un popolo. Ed è da qui che vuole ripartire.
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