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Riprendiamo oggi, 31/05/2021, dal CORRIERE della SERA, a pag. 33, con il titolo 'Addio a Dani Karavan. Creò 'opere ambientali' da Napoli a Parigi e Seul', la breve a firma F.Vi.
Dani Karavan L'artista israeliano Dani Karavan, autore di «opere ambientali» nel mondo, è morto a Tel Aviv a 90 anni. È noto per i suoi environment, integrazioni di spazi costruiti e naturali, capaci di «coinvolgere la mente e i sensi di chi li percorre», a partire dal Monumento del Negev. Sue opere sono presenti al Wolfsohn Park di Tel Aviv, al Museo Ludwig di Colonia, al Parco olimpionico di scultura di Seul, nella sede Unesco di Parigi, nella Città della Scienza di Napoli, nel Padiglione emodialisi di Pistoia, al Parco della Padula di Carrara.
È autore del monumento in memoria della Shoah al Weizmann Institute di Rehovot (1971) e di varie installazioni temporanee per la pace, tra cui quella perla Biennale di Venezia (1976). Nato a Tel Aviv il 7 dicembre 1930, dopo aver studiato nella sua città e a Gerusalemme, Karavan completò la sua formazione all'Accademia di Belle Arti di Firenze (1956-57) e a Parigi. Tornato a Tel Aviv, ha continuato a svolgere la sua attività anche a Parigi e a Firenze. Tre le sue mostre, quella organizzata al Forte Belvedere di Firenze e al Castello dell'Imperatore di Prato nel 1978. È stato ospitato alla Biennale di Venezia (1976, 1991) e a Documenta di Kassel (1977, 1987). Nel 1998 aveva ottenuto il Praemium Imperiale di Tokyo per la scultura.
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