Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Scontri e violenze a Gerusalemme Analisi di Fiammetta Martegani
Testata: Avvenire Data: 24 aprile 2021 Pagina: 15 Autore: Fiammetta Martegani Titolo: «Decine i feriti negli scontri tra arabi e ultrà ebrei»
Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 24/04/2021, a pag.15 con il titolo 'Decine i feriti negli scontri tra arabi e ultrà ebrei' l'analisi di Fiammetta Martegani.
Fiammetta Martegani
Da anni non si vedevano scontri così duri a Gerusalemme tra arabi e ultra ebrei. La tensione era già molto forte in città: è Ramadan, e i palestinesi protestano da giorni contro le restrizioni sanitarie che limitano l'accesso alla Spianata delle Moschee. Inoltre, sui social stanno circolando video contrapposti: da una parte le immagini di aggressioni avvenute nei giorni precedenti ad ebrei ortodossi, dall'altra filmati che mostrato aggressioni contro i palestinesi. Quando l'altra notte, nella zona intorno alla Porta di Damasco, gli ultra ebrei hanno indetto una manifestazione al grido di «Morte agli arabi», la violenza è esplosa. La polizia è intervenuta con i cannoni ad acqua. Sono 105 i palestinesi rimasti feriti. Feriti anche 20 agenti. Una cinquantina i dimostranti arrestati. II sindaco di Gerusalemme, Moshe Lion, ha detto di essere «impegnato da giorni nel dialogo con i rappresentanti dei rioni arabi» per fermare la spirale di violenza, e ha rivolto un appello alla calma. Il presidente palestinese Abu Mazen ha condannato l'accaduto, accusando però il governo israeliano di essere «pienamente responsabile di questo grave deterioramento».
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