Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
I salvatori di Polanski diventano 'Giusti tra le nazioni' Il riconoscimento di Yad Vashem
Testata: La Nazione Data: 10 ottobre 2020 Pagina: 25 Autore: la redazione di Nazione/Carlino/Giorno Titolo: «I salvatori di Polanski diventano 'Giusti tra le nazioni'»
Riprendiamo da NAZIONE/RESTO del CARLINO/IL GIORNO di oggi 10/10/2020, a pag.25 la breve "I salvatori di Polanski diventano 'Giusti tra le nazioni' ".
Roman Polanski
Salvarono Roman Polanski durante la Shoah e ora sono "Giusti tra le nazioni", il massimo riconoscimento con cui il Mausoleo della Memoria di Yad Vashem a Gerusalemme onora chi ha protetto gli ebrei dai nazisti a rischio della propria vita. La prossima settimana in Polonia Stefania e Jan Buchala riceveranno così - tramite la presenza di un nipote - la legittimazione pubblica di un atto di grande coraggio. E in prima fila (ecco perché data precisa e luogo sono ancora top secret) è atteso il regista che ai Buchala deve la vita. Nato a Parigi nel 1933 da genitori polacchi - padre ebreo, Maurycy Liebling, e madre cattolica di origini ebraiche, Bula Katz Przedborska - Polanski (nella foto) fu riportato in Polonia nel 1937. Una scelta fatale. Non appena i tedeschi conquistarono la Polonia la famiglia fu confinata nel Ghetto di Cracovia: il padre fu poi deportato a Mauthausen mentre la madre finì ad Auschwitz. Ma prima, i genitori cercarono di mettere in salvo il figlio: dapprima a Cracovia, da da due coppie cattoliche. Poi nell'isolato villaggio vicino Cracovia di Stefania e Jan Buchala, poveri contadini con già tre figli. Lì Roman Polanski sopravvisse ai nazisti e, a fine guerra, si riunì al padre scampato a Mauthausen. Non rivide più la madre, uccisa ad Auschwitz.
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