Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Virus in Israele: i contagi crescono... ... e Avvenire disinforma
Testata: Avvenire Data: 16 luglio 2020 Pagina: 10 Autore: la redazione di Avvenire Titolo: «L'impennata degli infetti fa traballare Netanyahu»
Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 16/07/2020, a pag.10 l'articolo "L'impennata degli infetti fa traballare Netanyahu".
L'articolo di Avvenire insiste esclusivamente sulla difficile situazione in questi giorni in Israele a causa della seconda ondata del virus, omettendo i provvedimenti presi per il contenimento. E' inoltre proprio il governo Netanyahu a gestire l'emergenza, il titolo quindi è gravemente disinformante.
Ecco l'articolo:
Il ministro della Sanità, Yuli Edelstein
Israele è a un passo da un nuovo lockdown. Con 1.718 casi da lunedì e altri quatto morti, il Paese sperimenta una nuova ondata del Covid che, in totale, ha colpito già quasi 43mila persone e ha fatto 375 vittime. A preoccupare, in particolare, l'aumento dei malati gravi: già 195, quasi un terzo di loro è in terapia intensiva. Proprio per questo, il ministro della Sanità, Yuli Edelstein, ha ipotizzato un ritorno alla quarantena: la misura, il cui impatto economico di prospetta drammatico, potrebbe arrivare al termine della riunione di governo di domenica. Insieme ai contagi cresce anche l'ira popolare nei confronti del premier Benjamin Netanyahu. Una cinquantina di persone è stata arrestata nella notte tra martedì e mercoledì durante la protesta di fronte alla residenza di quest'ultimo, sfociata in scontri. Sabato, c'era stata una manifestazione anti-premier a Tel Aviv. Secondo un sondaggio dell'Israel democracy institute, solo il 29,5 per cento degli abitanti dice di aver fiducia in Netanyahu. Ad aprile erano quasi il doppio: allora Israele era riuscita a contenere l'epidemia grazie all'impiego delle nuove tecnologie. Alcuni esperti rilevano, però, che il Paese sarebbe uscito in modo troppo rapido dal lockdown e ciò spiegherebbe il nuovo focolaio. Alla crisi contribuisce anche la spaccatura tra i due maggiori partiti dell'esecutivo - Likud e Blu e bianco - che non hanno ancora trovato un accordo sulla strategia. Tragica anche la situazione della pandemiain Cisgiordana, dove nell'ultimo mese c'è stato un incremento dei casi del 90 per cento. Fino al 15 giugno si contavano meno di seicento malati. Poi, si è verificata l'esplosione: in quattro settimane i malati sono più di 8.100.
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