Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
'Kabbalah. Il segreto, lo scandalo e l'anima', di Harry Freedman Recensione di Matteo Moca
Testata: Il Foglio Data: 26 marzo 2020 Pagina: 3 Autore: Matteo Moca Titolo: «Kabbalah. Il segreto, lo scandalo e l'anima»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 26/03/2020, a pag.3, la recensione di Matteo Moca a "Kabbalah. Il segreto, lo scandalo e l'anima", Harry Freedman (Bollati Boringhieri ed.).
La copertina
La corrente mistica della Kabbalah sembrerebbe destare interesse nel lettore italiano se si considera il numero delle pubblicazione che se ne occupano: al di là dell'ottima introduzione di Giulio Busi edita da Laterza qualche anno fa, ultimamente è stato pubblicato dalle Edizioni dehoniane il libro di Daniela Leoni La cabala. Il mondo mistico dell'ebraismo e arriva adesso il nuovo libro di Harry Freedman tradotto da Bianca Bertola. Autore di una Storia del Talmud, sempre pubblicata da Bollati Boringhieri, interessante lettura del testo dell'ebraismo come un classico della letteratura di tutti i tempi, Freedman racconta ora la complessa e lunga vicenda della Kabbalah, partendo dalla fine, ovvero da come essa si sia trasformata in alcuni casi degli ultimi anni in una moda contemporanea che ruota attorno a elementi new age, a denaro e a scandali, figlia di quel fascino esercitato dal misticismo che porta a semplificazioni ed errori. Il saggio parte proprio dal filo rosso legato al polso di alcune star di Hollywood, simbolo di una visita a un Kabbalah Centre, "un'organizzazione spirituale ed educativa no profit, che ha il compito di far conoscere al mondo la saggezza della Kabbalah" recita il sito, e da questa deviazione dalla natura originale Freedman comincia il suo viaggio a ritroso verso le origini dei misteri di questa corrente mistica, evidenziando anche la diversa lettura che ne faranno cristiani ed ebrei. Il millenario percorso che Freedman con precisione ripercorre nasce nei primi secoli dell'èra volgare, quando un gruppo di mistici ebrei decise di imbarcarsi per un viaggio spirituale di scoperta, annotando su una serie di diari le strutture delle dimensioni celesti, "l'architettura e la struttura dei palazzi e delle sale empiree". Le descrizioni di questi esploratori del cielo e del maestoso splendore degli angeli arrivò a compimento assumendo la forma di un libro, il Libro della formazione: qui per la prima volta venne sviluppato un vocabolario mistico e vennero diramati i fili interpretativi che si intrecceranno compiutamente tra loro in Provenza nel XII secolo, quando i principi della Kabbalah verranno definitivamente stabiliti. Il libro di Freedman, che ha per protagonisti personaggi come Pico della Mirandola, Ermete Trismegisto, Mosé Maimonide e che riesce a unire alla rigorosa e dettagliata analisi un afflato narrativo che non disdegna talvolta l'umorismo, è l'appassionante racconto di una problematica ricerca del divino e di uno dei tentativi intellettuali più complessi mai attuati per compierla.
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