Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Israele, nessun accordo per il governo, si torna al voto il 2 marzo Cronaca di Davide Frattini
Testata: Corriere della Sera Data: 12 dicembre 2019 Pagina: 15 Autore: Davide Frattini Titolo: «Nessun accordo Israele rivota: è la terza volta in un anno»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 12/12/2019, a pag.15, con il titolo "Nessun accordo Israele rivota: è la terza volta in un anno" il commento di Davide Frattini.
Davide Frattini
Benny Gantz, Benjamin Netanyahu
Gli israeliani potrebbero votare per la prima volta nella loro Storia il lunedì. Gli avversari Bibi Netanyahu e Benny Gantz sembrano essere riusciti a mettersi d'accordo solo su questo: fissare la data delle elezioni al 2 marzo, invece di scegliere un martedì come avrebbero imposto tradizione e legge. I deputati alla Knesset hanno votato fino a mezzanotte di ieri per far passare il nuovo appuntamento, una delle poche decisioni prese in tre mesi dall'ultimo voto. Qualunque sia il giorno, è la terza volta in meno di un anno che il Paese torna alle urne. E gli analisti prevedono che il risultato non sarà molto diverso: i due partiti principali non avrebbero i numeri per formare la coalizione, anche se i sondaggi già danno Blu Bianco di Gantz con qualche vantaggio in più. Il calendario politico si incrocia con quello giudiziario: Netanyahu resta premier ad interim, il 22 novembre è stato incriminato per corruzione ed è in attesa del processo. Dentro al suo Likud almeno un contendente — Gideon Sa'ar — sta cercando di spodestarlo: tra due settimane il partito sceglierà il nuovo leader o incoronerà ancora una volta il vecchio.
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