martedi` 16 dicembre 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



Clicca qui






Il Venerd́ di Repubblica Rassegna Stampa
25.10.2019 La storia dei registi ebrei in fuga dalla Germania verso Hollywood
Commento di Irene Bignardi

Testata: Il Venerd́ di Repubblica
Data: 25 ottobre 2019
Pagina: 119
Autore: Irene Bignardi
Titolo: «Quando Hollywood accolse i geni in fuga da Hitler»

Riportiamo dal VENERDI' di REPUBBLICA di oggi, 25/10/2019, a pag. 119, l'articolo di Irene Bignardi dal titolo "Quando Hollywood accolse i geni in fuga da Hitler".


Ben Urwand, The Collaboration: Hollywood's pact with Hitler

Mentre Leni Riefenstahl esaltava la disciplina nazista e inventava un nuovo modo per raccontare le Olimpiadi, Marlene accettava l'invito a Hollywood del suo pigmalione Josef von Sternberg, incantato dalle gambe dell'Angelo azzurro. Il cinema tedesco aveva prodotto negli anni dopo la prima guerra mondiale capolavori come Il gabinetto del Dottor Caligari di Robert Wiene (1920), Nosferatu di Friederich Murnau (1922) e Metropolis (1927) di Fritz Lang. Tutto è ben raccontato in un saggio di Siegfried Kracauer: Cinema tedesco dal Gabinetto del dott. Caligari a Hitler, 1918-1933, per anni introvabile ma ora disponibile. Con gli anni 30 e la percezione di quello che stava per succedere, molti registi tedeschi emigrarono a Hollywood. Oltre a Sternberg, della poderosa squadra di cineasti facevano parte fra gli altri: Fritz Lang e Otto Preminger ed Ernst Lubitsch. II risultato di questa grande fuga ha prodotto titoli indimenticabili da Ninotchka (1939) a Vogliamo vivere (1942). Nel 1940, a guerra esplosa, usć in Germania, Süss l'ebreo di Veit Harlan. Il film, commissionato e prodotto da Goebbels, racconta la storia di un ebreo, Süss, che in un paese della Germania imbroglia, tortura e tormenta i suoi concittadini. Il film è una calunniosa fantasia della propaganda antisemita, e anticipa la tragedia dei campi di concentramento. Himmler ne ordiṇ la visione ai membri del le SS e della Gestapo. Nel dopoguerra il regista Veit Harlan venne processato per crimini contro l'umanità, ma assolto dopo tre processi e il cinema tedesco per un po' scelse il silenzio. Harlan trascorse gli ultimi anni della sua vita in Italia e moŕ a Capri nel 1964. Scrisse un'autobiografia, Im Schaffen meiner Filme, apparsa postuma nel 1966. Mentre prende spunto dal libro di Kracauer il documentario di Rüdiger Suchsland Hitler's Hollywood del 2017 dove il regista esplora stile e messaggi del cinema tedesco dal 1933 al 1945.

Per inviare al Venerd́ di Repubblica la propria opinione, telefonare: 06/ 49823128, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


segreteria_venerdi@repubblica.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT