Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Ecco i vini friulani che arrivano in Israele Un ritratto del mercato di eccellenza dei vini israeliani
Testata: Italia Oggi Data: 12 giugno 2019 Pagina: 28 Autore: la redazione di Italia Oggi Titolo: «Per i vini friulani rotta su Israele»
Riprendiamo da ITALIA OGGI del 12/06/2019, a pag.28 la breve "Per i vini friulani rotta su Israele".
Vini friulani alla conquista del mercato israeliano. L'azienda Pighin porta i propri vini in Israele attraverso il canale horeca. «Siamo orgogliosi di essere stati scelti da un'importante società di importazione e distribuzione leader del mercato israeliano e siamo desiderosi di cogliere tutte le interessanti e concrete opportunità commerciali, che questo paese può offrire», commenta Roberto Pighin titolare dell'azienda che ha sede a Risano, frazione di Pavia di Udine (Ud). Negli ultimi 30 anni il vino in Israele ha smesso di avere una connotazione quasi esclusivamente legata all'ambito religioso. E oggi il comparto vino rappresenta una realtà dinamica in espansione: oggi si contano circa 300 aziende con vigneti che coprono circa 6 mila ettari e una produzione di 336 mila ettolitri all'anno.
Di cui il 15% destinato all'esportazione. Per poter esportare in Israele non è obbligatorio avere la certificazione kasher, anche se l'85% del vino venduto e consumato in Israele e tutta la produzione nazionale sono kasher (dalla vendemmia all'imbottigliamento). Pighin, che non ha la certificazione, punterà al mercato della ristorazione con i suoi Pinot Grigio, Friulano, Sauvignon e Chardonnay; vini che nascono nella zona di Risano nelle Grave e in quella di Capriva nel Collio. L'obiettivo è provare a differenziarsi rispetto all'offerta interna che viene prodotta in Galilea, Samaria, nella regione di Samson, sulle Colline della Giudea e nel deserto del Negev, dove si coltivano prevalentemente uve Cabernet, Carignan e Merlot, che coprono il 50% della produzione.
Per inviare a Italia Oggi la propria opinione, telefonare: 02/ 582191, oppure cliccare sulla e-mail sottostante