Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
L'archivio di Max Brod ora torna in Israele Commento di Daniele Abbiati
Testata: Il Giornale Data: 23 maggio 2019 Pagina: 28 Autore: Daniele Abbiati Titolo: «L'archivio di Max Brod ora torna in Israele»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 23/05/2019, a pag.28, con il titolo "L'archivio di Max Brod ora torna in Israele" il commento di Daniele Abbiati.
Max Brod, Franz Kafka
Si allunga il brodo su Brod. Ma il valore nutrizionale del consommè à la Kafka resta elevato. La notizia è una non-notizia, semmai una burocratica sentenza passata in giudicato. Ma ciò che conta è (o meglio, sarà) la sua conseguenza. La non-notizia notarile è la seguente: la Germania restituisce a Israele l'archivio di Max Brod (1884-1968), l'amico e confidente di Franz Kafka (1883-1924), di cui fra il 2009 e il 2012 era sparita buona parte dalla casa della figlia della segretaria del primo. Dunque, non si sono scoperti nuovi documenti, di Brod, di Kafka o di altri. Al contrario, è possibile che ne manchino un bel po', rispetto alla dotazione originaria che era finita nelle mani di Esther Hoffe, morta nel 2007 a 101 anni, e poi passata a sua figlia Eva. Comunque, la ciccia è tanta. «È una specie di who's who del mondo culturale europeo nei primi quattro decenni del Ventesimo secolo», ha commentato Stefan Litt, curatore e capo archivista della Biblioteca nazionale di Israele. Inoltre di quel tesoro fanno parte alcuni brani inediti del diario di Brod e lettere che potrebbero dire molto sulla vita di Kafka. L'archivio era stato disperso fra il caveau di una banca israeliana, quello di una banca a Zurigo e, appunto, l'appartamento di Eva Hoffe a Tel Aviv. Ora, non ci resta che attendere fiduciosi. Tornato finalmente a casa (Brod, fuggendo nel 1939 dalla Germania nazista l'aveva portato con sé a Tel Aviv in una grossa valigia), l'archivio potrà parlarci liberamente.
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