Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
ANPI: di nuovo contro la mostra sulle foibe Commento di Alberto Giannoni
Testata: Il Giornale Data: 02 marzo 2019 Pagina: 3 Autore: Alberto Giannoni Titolo: «ANPI contro la mostra sulle foibe»
Riprndiamo dal GIORNALE, ed.milanese, di oggi, 02/03/2019, a pag.3 con il titolo "ANPI contro la mostra sulle foibe" la cronaca di Alberto Giannoni
Alberto Giannoni
L'Anpi si scaglia contro la mostra dedicata alle foibe nel Municipio 5. E Fratelli d'Italia risponde accusando di negazionismo l'Associazione dei partigiani italiani. Nonostante il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ancora una volta la storia divide. 0 forse qualcuno vuole che ci si divida anche nel ricordo degli italiani che furono perseguitati, cacciati e massacrati nel fronte orientale, durante la Seconda guerra mondiale e dopo, a conflitto finito, negli anni in cui si compi il drammatico esodo dall'Istria, dalla Dalmazia, dalla Venezia Giulia, sottoposte alle atrocità dei titini. Le tre sezioni dell'Anpi del Municipio 5 hanno indirizzato al presidente del Municipio una lettera di protesta, definendo «grave e preoccupante» l'esposizione nei locali del Municipio del fumetto «foiba rossa», «per le calunnie - dicono - che insinua sulla lotta partigiana nel suo complesso». Per l'Anpi, il fumetto esposto è tratto da una pubblicazione di un editore legato a «Forza Nuova» e l'iniziativa viene definita «un'operazione di pura propaganda fascista, violenta e totalmente distorsiva della storia». Dal Municipio si smentisce un legame fra l'editore e una qualche formazione di estrema destra. E Carlo Seriai, consigliere municipale e presidente di commissione a farsi carico di una risposta. «Sono sempre stato io a proporre iniziative dedicate al tema in Zona 5 - spiega - e sono sempre state accolte perché ispirate a ragionevolezza. Anche stavolta, ho proposto questa mostra che racconta con mezzi diversi la storia di Norma Cossetto (la studentessa universitaria uccisa selvaggiamente nel 1943, ndr). Una storia a lungo negata, come tutta questa vicenda». «Questo vuoto, questo silenzio - dice Serini - è stato riempito con la legge. Io ricordo quel che disse il presidente Napolitano, e ho ascoltato l'attuale presidente, che ha descritto una vera e propria pulizia etnica anti-italiana, mentre la mistificazione consiste nell'affermare che si sia trattato di pulizia politica contro i fascisti». «L'Anpi non conosce la storia, c'è chi tende a ridurre tutto a questioni di bandiera e non sono io, sono loro che vorrebbero raccontarci come i titini si siano vendicati dei fascisti. La storia di Norma prova che non è così, Norma è un simbolo ma come lei ce ne sono state tante». «Avrebbero potuto confrontarsi - conclude Serini - invece di pretendere di stabilire cosa si possa dire e cosa no». E sul caso di Zona 5 interviene il deputato di Fdi Carlo Fidanza: «Ancora una volta - attacca - l'Anpi, che ormai abitualmente si esercita nel negazionismo e nel giustificazionismo, cerca di censurare il doveroso ricordo dei martiri delle foibe. Peggio dei carnefici ci sono solo gli aguzzini, come quelli che a distanza di decenni ancora non si rassegnano e si accaniscono contro la memoria di italiani innocenti».
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