Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Per approfondire la storia di Israele e dell'antisemitismo Paolo Salom recensisce Roberto Finzi
Testata: Corriere della Sera Data: 15 febbraio 2019 Pagina: 41 Autore: Paolo Salom Titolo: «Le radici dell’odio: genesi e storia dell’antisemitismo»
Riprendiamo oggi, 15/02/2019, dal CORRIERE della SERA, a pag. 41, con il titolo "Le radici dell’odio: genesi e storia dell’antisemitismo", la recensione di Paolo Salom al libro di Roberto Finzi "Breve storia della questione antisemita".
Paolo Salom
La copertina (Bompiani ed.)
Citando Jean-Paul Sartre, lo storico Roberto Finzi, nel suo Breve storia della questione antisemita (Bompiani, pagine 240, e 12), scrive che «l’esperienza non fa sorgere la nozione d’ebreo, al contrario è questa che chiarisce l’esperienza; se l’ebreo non esistesse, l’antisemita lo inventerebbe». Parole che da sole inquadrano un fenomeno, l’antisemitismo appunto, tutt’altro che teorico ma, al contrario, parte concreta della cultura occidentale — e arabo-islamica — da circa due millenni. Gli effetti di questo atteggiamento pregiudiziale sono in parte noti: la Shoah, massacro industriale di cinque milioni di ebrei capace di cancellarne la presenza in gran parte dell’Europa centro-orientale; in parte meno: le stragi periodiche in Europa prima, durante e dopo il Medioevo alimentate da accuse di omicidio rituale o semplicemente portate a compimento (per esempio dall’esercito di crociati in marcia verso la Terrasanta) per «ripulire» la cristianità dagli «infedeli». Nel saggio, rielaborato e aggiornato dall’autore rispetto a un suo precedente lavoro uscito nel 1997, Finzi prova a rispondere a una domanda che aleggia con pervicacia in Occidente: perché esiste l’antisemitismo? E, in subordine, al quesito che persino alcuni ebrei hanno fatto proprio: dipende forse, almeno in parte, da qualcosa che gli ebrei stessi hanno fatto? La citazione di Sartre aiuta a dare sollievo per quanto riguarda la seconda questione: l’odio contro gli israeliti è sganciato dai loro atti e, spesso, persiste anche in loro assenza. Per quanto riguarda la prima, fondamentale domanda, la risposta è un excursus attraverso le tappe fondamentali della problematica convivenza tra ebrei e cristiani in Occidente, con esempi pertinenti all’universo arabo-islamico.
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