Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Gli arabi palestinesi vivono di sussidi e terrorismo, ma un figlio di emigrati è diventato presidente del Salvador Commento di Maurizio Stefanini
Testata: Libero Data: 05 febbraio 2019 Pagina: 10 Autore: Maurizio Stefanini Titolo: «I palestinesi producono solo se li allontani da casa»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 05/02/2019, a pag.2, con il titolo "I palestinesi producono solo se li allontani da casa" il commento di Maurizio Stefanini.
Maurizio Stefanini
Un palestinese è stato eletto presidente: però non in Palestina. Nayib Armando Bukele Ortez, 37 anni, è infatti diventato capo dello Stato in El Salvador. A chi la cosa potesse sembrare strana, va ricordato che non solo non è la prima volta, ma addirittura nel 2004 c'era stato un specie di derby, e il giornalista sportivo di Elias Antonio Saca, di origine palestinese, aveva sconfitto l'ex-guerrigliero Schafik Jorge Handal Handal, di origine palestinese, con 57,71% dei voti contro il 35,68%. Il primo era candidato per l'Alleanza Repubblicana Nazionalista (Arena), in passato espressione di sanguinari squadroni della morte di estrema destra; il secondo per il Fronte Farabundo Marti perla Liberazione Nazionale (Fmin), in passato espressione di una guerriglia di sinistra in realtà con una immagine meno truce, ma di cui si è poi appurato che anch'essa ne aveva fatte di cotte e di crude. Da tempo i due partiti hanno smesso fortunatamente di uccidere, ma purtroppo si sono messi a rubare.
Nayib Armando Bukele Ortez
Nayib Bukele aveva iniziato con la sinistra, pur essendo figlio di un noto imprenditore, e lui stesso un abile uomo d'affari. Conreccionario della Yamaha in El Salvador, ha trovato comunque il tempo di studiare, e poi di diventare sindaco del Fmln: nel 2012 a Nuevo Cuscatlán; nel 2015 nella stessa capitale San Salvador. Ma ha poi rotto col Fmln, ed ha raccolto scontenti di destra e di sinistra in un nuovo partito che con lo slogan «restituite quello che avete rubato!» ha stracciato tutti: 53,03% a lui; 31,78% al candidato dell'Arena; appena il 14,42% al Fmln, che sembra ormai contagiato dal malessere della sinistra mondiale. Va ricordato che ora annuncia una rottura con Maduro e Ortega. Ma, come si è detto, Bukele colpisce soprattutto perché è palestinese, e contro di lui è stata fatta campagna anche definendolo un musulmano nascosto. Lui spiega che i suoi nonni paterni erano una cattolica di Betlemme e un greco ortodosso di Gerusalemme, e che il padre nato greco-ortodosso in El Salvador si era sposato con una salvadoregna cattolica con rito cattolico «soprattutto perché di chiese greco-ortodosse in El Savador non ce ne erano». Poi si fece musulmano e divenne un famoso costruttore e finanziatore di moschee, ma i figli comunque studiarono alle scuole cattoliche, e lui dice di rispettare tutte le religioni, pur non seguendone in realtà nessuna. Il dato interessante è che i palestinesi in casa loro e nei paesi vicini dove sono stati fatti vegetare in campi profughi hanno immagine di miserabili e cenciosi, ma la loro diaspora in El Salvador è invece in realtà ricca di imprenditori e professionisti. E altrettanto facoltosa e influente è anche la comunità palestinese in Cile, da cui sono venuti a esempio i banchieri e re dei media Carlos Abumohor Touma e Alvaro Saieh Bendeck e il re dell'immobiliare José Said, e dove ha addirittura una importante squadra in serie A di calcio: il Deportivo Palestino. I palestinesi latino-americani sono a loro volta all'interno di una più vasta comunità etnica che in America Latina definiscono "turcos" per il fatto che quando iniziarono ad arrivare avevano la cittadinanza ottomana, e in cui i due primi gruppi di provenienza sono libanesi e siriani. Tra di loro una quantità di Vip: dal miliardario Carlos Slim alla cantante Shakira passando per l'attrice Salma Hayek, il manager Carlos Ghosn, l'ex-presidente brasiliano Michel Temer, quello argentino Carlos Saúl Menem, il colombiano Julio César Turbay Ayala, gli ecuadoriani Abdalá Bucaram e Jamil Mahuad, e anche l'ex-vicepresidente del Venezuela e attuale ministro dell'Industria e Produzione Nazionale Tareck El Aissami. Che, è vero, dire ministro della Produzione del Venezuela di Maduro è quasi come dire ministro della Marina svizzero. Ma va detto che è di padre siriano e madre libanese: non palestinese.
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