Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Venezuela: ritratto di Juan Guaidó Commento di Rocco Cotroneo
Testata: Corriere della Sera Data: 24 gennaio 2019 Pagina: 2 Autore: Rocco Cotroneo Titolo: «Juan il calmo: un ingegnere diventato leader (quasi) per caso»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 24/01/2019, a pag. 2, con il titolo "Juan il calmo: un ingegnere diventato leader (quasi) per caso", il commento di Rocco Cotroneo.
Rocco Cotroneo
Juan Guaidó, lo riconoscerą la UE contro il dittatore Maduro? Come si comporterą Mogherini? a lei le dittature piacciono, vedi Iran in prima fila
La voce pacata ma ferma, i gesti ridotti al minimo, nessuna concessione all’oratoria lirica. In un Paese abituato a leader messianici che urlano e a volte ballano e cantano dai palchi e in televisione, Juan Guaidó č apparso sin dall’inizio un animale politico anomalo. Anche ieri, prima di pronunciare le parole pił rivoluzionarie degli ultimi vent’anni in Venezuela, non aveva cambiato toni e volume. Era solo un po’ pił emozionato del solito. Guaidó ha 35 anni ed č diventato l’ultima speranza del Paese latinoamericano un po’ per caso. Perché la guida del Parlamento, all’inizio di quest’anno, toccava per rotazione al suo partito, Voluntad Popular. E lui era uno dei pochi a poter assumere l’incarico. Si tratta del partito di Leopoldo López, il pił noto tra i leader dell’opposizione della vecchia guardia. López si č fatto quattro anni di galera, accusato con pretesti di avere causato la morte di manifestanti nel 2014; ora č ai domiciliari senza poter svolgere attivitą politica. Mentre la moglie, Lilian Tintori, ha preso le redini della lotta per i diritti umani. Non c’erano molte alternative a Guaidó, tutti gli altri esponenti di rilievo del suo partito sono gią scappati all’estero oppure si trovano in galera. Il nuovo presidente ombra del Venezuela viene da una famiglia di classe media del litorale caraibico, non lontana da Caracas. Č la regione Vargas, devastata da un’alluvione che nel 1999 fece decine di migliaia di morti. Trasferitosi a Caracas sin da ragazzino, frequentando la facoltą di ingegneria entra nel gruppo di studenti che presero la leadership delle proteste contro Hugo Chįvez nel 2007-2008. Decide di aderire al partito di López, che si autodefinisce di centro, ma aderisce all’Internazionale socialista ed č considerato fascista dal regime. Comunque sia, č il gruppo di opposizione pił colpito dalla repressione di Maduro. Guaidó fu molto attivo anche nelle manifestazioni che nel 2014, dopo la morte di Chįvez, provocarono le pił massicce retate contro gli oppositori e porta sul collo i segni di pallottole di gomma sparate dalla polizia. Nel 2015 venne eletto in Parlamento, dopo aver partecipato ad uno sciopero della fame contro il tentativo del regime di spostare le elezioni che avrebbe poi duramente perso. Quel Parlamento ora guidato dal giovane ingegnere č ormai svuotato di ogni potere reale per decisione della giustizia di regime. Ma grazie agli appoggi internazionali si č rivelato il grimaldello per rompere il lungo impasse e aprire una speranza per cambiare le cose in Venezuela.
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