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Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 16/01/2019, a pag.18 il commento a firma R.E. dal titolo "Kurz: 'I cittadini ebrei non si sentono sicuri in Europa' ". L'articolo chiarisce la posizione dell'Austria di Sebastian Kurz. E l'Italia, a proposito dell'antisemitismo, che cosa dice? Ecco l'articolo:
«Ci sono dei cittadini ebrei che non si sentono al sicuro in alcuni Paesi d'Europa». A sollevare la questione della persistenza dell'antisemitismo nel Vecchio Continente - a pochi giorni dal 27 gennaio, Giornata della Memoria- durante la plenaria del Parlamento di Strasburgo, è stato il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, leader del Partito Popolare. La lotta all'antisemitismo e all'antisionismo è una «questione fondamentale» per Vienna, ha sottolineato. Ricordando che nella capitale austriaca si è svolta a novembre «la prima conferenza europea su questo tema, con tutte la comunità ebraiche d'Europa». «Ancora, però-ha rilevato -, alcuni cittadini ebrei si sentono nel mirino. E dunque cruciale un'azione coesa e decisa di Bruxelles». Un'indagine esclusiva della Cnn, realizzata a novembre con rilevazioni in Germania, Austria, Gran Bretagna, Ungheria, Francia, Polonia e Svezia, rivelava che per un europeo su cinque l'antisemitismo sarebbe «colpa degli ebrei». Un quarto degli intervistati - spiegava il rapporto - ritiene poi «eccessiva» l'influenza degli ebrei negli affari e nella finanza. Il sondaggio non parlava solo di una «resistenza» dei vecchi pregiudizi. Mostrava anche la progressiva perdita della memoria della Shoah: un quinto dei giovani tra i 18 e i 34 anni non ne ha mai sentito parlare. In Austria, tale quota arriva al 12 per cento. Un successivo studio dell'Agenzia dei diritti fondamentali dell'Ue ha confermato l'allarme. In base alla rilevazione - condotta su un campione di 16mila ebrei sopra i 16 anni – il 90 per cento degli intervistati ha rilevato un aumento dell'antisemitismo, mentre il 28 per cento ha denunciato di aver subito una qualche forma di discriminazione. Alle affermazioni di Kurz, ha risposto il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Junker. «E molto preoccupante che dei cittadini ebrei abbiano paura di professare la propria fede, e che l'antisemitismo dilaghi. Non credevo di poter rivedere una cosa del genere nella mia vita. Ma abbiamo dimostrato che siamo in grado di lottare e dobbiamo continuare a farlo», ha detto. Per inviare a Avvenire la propria opinione, telefonare: 02/ 6780510, oppure cliccare sulla e-mail sottostante lettere@avvenire.it |
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