Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
L'islam politico italiano istruisce i 5 Stelle Cromanca di Alberto Giannoni
Testata: Il Giornale Data: 06 gennaio 2019 Pagina: 1 Autore: Alberto Giannoni Titolo: «I musulmani a Di Maio: Ora svegliati e preparati al voto»
Riprendiamo dal GIORNALE, cronaca di Milano, di oggi, 06/01/2019 a pag.1 con il titolo "I musulmani a Di Maio: Ora svegliati e preparati al voto" la cronaca di Alberto Giannoni
Che il movimento 5 Stelle abbia una posizione anti-Israele è cosa nota, per cui non stupiscono le dichiarazioni di Davide Piccardo, una delle figure di spicco dell'islam politico italiano. Stupisce che a seguirne l'attività ci sia poco interesse sui nostri media, con l'eccezione di Alberto Giannoni di cui riprendiamo la cronaca che segue.
Alberto Giannoni Davide Piccardo
«Caro Di Maio svegliati. Cambiate quel decreto e se Salvini non vuole torniamo a votare». Questo il messaggio che uno dei musulmani italiani più influenti e rappresentativi, Davide Piccardo, fa recapitare al «capo politico» dei grillini. Il Movimento 5 Stelle ha riscosso a lungo la simpatia di molti esponenti dell'islam italiano, per vari motivi, come la ostentata linea «anti-sionista» di dirigenti come il sottosegretario Manlio Di Stefano. Questa simpatia si è andata affievolendo dopo l'accordo con la Lega, che ha posizioni diametralmente opposte, non solo sul Medio-Oriente, ma anche sulle moschee e i centri islamici. Il contratto di governo è stato - per molti musulmani interessati alla politica - un boccone amaro da digerire, tanto che molti hanno dato segni di insofferenza o di delusione. E ancor più indigesto, a quanto pare, è il decreto sicurezza del ministro dell'Interno Matteo Salvini. Almeno lo è per Davide Piccardo, a lungo responsabile del Caim, il coordinamento dei centri islamici milanesi, e figlio di uno dei leader dell'islam politico italiano Hamza. Piccardo junior considera il decreto addirittura «una chiavica». Al Pd rimprovera di non aver disobbedito anche alla legge anti-moschee. Ma sui rapporti con la Lega incalza il vice premier dei 5 Stelle: «Di Maio svegliati - scrive - che pure i sindaci M5S sono molto critici, il decreto va rivisto e se Salvini minaccia la tenuta del governo bisogna essere sempre pronti a nuove elezioni perché chi in politica vive sotto ricatto ha già perso». E a un grillino che rivendica la necessità del compromesso con la Lega, fa presente: «Non ho votato movimento 5 stelle per vedere approvare misure punitive e dannose contro i più deboli»
Per inviare al Giornale la propria opinione, telefonare: 02/85661, oppure cliccare sulla e-mail sottostante