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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
23.12.2018 Francia, chi sono i terroristi tra i gilet gialli: c'è anche 'Russia Today' dello zar Putin
Cronaca di Stefano Montefiori

Testata: Corriere della Sera
Data: 23 dicembre 2018
Pagina: 15
Autore: Stefano Montefiori
Titolo: «Cori antisemiti, arresti e odio: ma i gilet gialli ora sono pochi»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 23/12/2018 a pag.15, con il titolo "Cori antisemiti, arresti e odio: ma i gilet gialli ora sono pochi" il commento di Stefano Montefiori

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Dieudonné, con il gesto 'quenelle'- che richiama il saluto nazista,
popolare fra le frange estremiste dei gilet gialli a Parigi

In una breve cronaca, Montefiori racconta come la violenza terrorista, antisemita, filo-russa riesca ormai a impadronirsi di una protesta sociale trasformandola in una rivoluzione contro lo stesso Stato, che di colpe ne ha sicuramente - non soltanto la Francia - ma l'alternativa non è l'anarchia dei black bloc, ma il trionfo della violenza. Non è lontano il giorno in cui non sarà più sufficiente prenderne atto per trovare una soluzione, perchè sarà troppo tardi. Le democrazie deboli aprono le porte alle dittature. Come sta avvenendo in Italia con il progetto di abolire il Parlamento, come dichiarato dai duo 5Stelle Grillo & Casaleggio.

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Stefano Montefiori

PARIGI Da quando è cominciata la protesta dei gilet gialli, la partecipazione alle manifestazioni è continuamente calata e la giornata di ieri non fa eccezione: solo 38 mila in tutta la Francia contro i 66 mila del sabato precedente, e gli oltre 28o mila del i7 novembre. Soprattutto dopo le concessioni annunciate dal presidente Macron, i gilet gialli irriducibili sono quelli da sempre pronti a usare la violenza fisica e verbale, ormai diventati protagonisti del movimento. Ieri sera sugli Champs Élysées un agente ha dovuto estrarre la pistola davanti all'aggressione di decine di gilet gialli inferociti; a Montmartre tanti manifestanti hanno intonato il canto della «quenelle», inventato dall'ex comico antisemita Dieudonné per alludere al saluto nazista prendendosi gioco degli ebrei e della Shoah; un pupazzo di Emmanuel Macron è stato decapitato ad Angoulême. È stato infine arrestato per violenze uno dei leader della rivolta, Eric Drouet, già noto per avere lanciato un appello a «entrare nell'Eliseo», che nelle ultime ore ha lodato come «unici media affidabili» la web tv di Vincent Lapierre (ex compagno di avventure del sedicente nazionalsocialista Alain Soral) e la rete tv di propaganda putiniana Russia Today.

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