Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
E' così difficile da scrivere il nome 'Israele'? Se lo Stato ebraico diventa 'Terra Santa', allora la Santa Sede è 'S.S.'
Testata: Avvenire Data: 14 dicembre 2018 Pagina: 23 Autore: la redazione di Avvenire Titolo: «I prof di religione diventano studenti in Terra Santa»
Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 14/12/2018, a pag. 23, la breve "I prof di religione diventano studenti in Terra Santa".
Fino a quando i giornali cattolici si ostineranno a non voler nemmeno scrivere la parola "Israele", sostituendola costantemente con "Terra Santa", su IC definiremo la Santa Sede "S.S.". Il pezzo di oggi è un tipico esempio, un atteggiamento discriminatorio, quello dei quotidiani cattolici in Italia contro Israele, costante e che non accenna a cambiare.
Ecco la breve:
E' così difficile da pronunciare il nome "Israele"?
Un pellegrinaggio studio per rendersi conto sul campo di quanto dovranno poi trasferire ai propri studenti. E quanto hanno fatto 45 docenti di religione delle diocesi della Toscana. Un vero e proprio viaggio-studio in Israele (svoltosi dal 2 al 9 dicembre scorsi) organizzato dal Servizio regionale dell'Insegnamento della religione cattolica (Irc) nella scuola, in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale della Toscana. Intitolato «Un laboratorio per l'incontro con l'A/altro», il corso di formazione ha fatto conoscere l'ambiente archeologico della Bibbia e le origini della tradizione ebraico-cristiana; ha permesso l'incontro con le diverse realtà geografiche, storiche, religiose, culturali, antiche e contemporanee, presenti in quella terra; ed ha offerto un'occasione di confronto e di crescita attraverso l'approccio con l'altro nei suoi molteplici volti. «Con questo viaggio studio, non abbiamo solo riscoperto le radici della nostra fede e percorso il cammino di Gesù in Palestina - commenta Aurora Faleni, docente nella scuola dell'infanzia a Livorno - ma, dolorosamente, abbiamo anche toccato con mano le ferite e le tante divisioni di questa terra». I sette giorni di permanenza in Israele sono stati vissuti a ritmi serrati. La visita dei luoghi biblici, con particolare attenzione a quanto narrato nei Vangeli, è stata accompagnata da spiegazioni approfondite e dettagliate. Non sono mancati, poi, alcuni incontri significativi con le realtà locali: dall'impegno delle Figlie della carità con i bambini de La Crèche di Betlemme, a quello delle due suore comboniane che operano con i beduini. I docenti sono stati accompagnati da Alberto Silvani, vescovo di Volterra e responsabile regionale degli Idr per conto della Conferenza episcopale toscana (Cet), i partecipanti al corso provengono da tutti gli ordini di scuola e appartengono a 8 diocesi (Livorno, Massa Marittima-Piombino, Pescia, Pisa, Prato, San Miniato, Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino e Volterra).
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