Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Indagine sull'antisemitismo in Europa: cresce il timore degli ebrei Commento di Giovanni Maria Del Re
Testata: Avvenire Data: 11 dicembre 2018 Pagina: 14 Autore: Giovanni Maria Del Re Titolo: «Antisemitismo in aumento. Il 38% degli ebrei non si sente sicuro in Europa»
Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 11/12/2018, a pag. 14, con il titolo "Antisemitismo in aumento. Il 38% degli ebrei non si sente sicuro in Europa", il commento di Giovanni Maria Del Re.
La diffusione dell'odio antisemita in Europa è dovuto anche alla quotidiana disinformazione di numerose testate, che diffondono menzogne contro Israele, lo Stato ebraico. Tra queste, in Italia una delle peggiori è proprio Avvenire.
Ecco l'articolo:
Gli ebrei si sentono sempre più minacciati in Europa, e tanti nascondono la loro identità religiosa per paura. A lanciare l'allarme antisemitismo è un rapporto pubblicato dall'Agenzia Ue per i Diritti fondamentali (Fra, con sede a Vienna), fondato su un'indagine tra 16396 persone di identità ebraica in 12 Stati membri (Italia, Austria, Belgio, Germania, Danimarca, Spagna, Francia, Ungheria, Olanda, Polonia, Svezia e Regno Unito), che ospitano il 96% della popolazione ebraica del Continente. Un dato per tutti: per l'89% degli ebrei europei la minaccia antisemitismo è aumentata negli ultimi cinque anni (l'81% in Italia). «Decenni dopo l'Olocausto - ha dichiarato Michael O'Flaherty, direttore della Fra - livelli scioccanti e in aumento di antisemitismo continuano ad affliggere l'Europa». «ll ventesimo secolo - ha fatto eco il primo vice-presidente della Commissione Europea, FransTimmermans - ha avuto molte malattie, l'unica rimasta incurabile è l'antisemitismo». Per l'80% degli ebrei europei è in effetti un problema molto grave (il 71% per l'Italia), soprattutto sui forum online e i social network (l'89% in media, il 90% in Italia), ma il 73% avverte minacce anche nei luoghi fisici pubblici. In particolare per l'Italia, dopo i social network, l'antisemitismo si manifesta di più nei media (73%) e con i graffiti murali (66%), un po' meno per strada (il 51%). A sentirsi più minacciati sono per la cronaca gli ebrei in Francia, Polonia, Belgio e Germania. Il 38% in media non si sente sicuro nel Continente e ha pensato addirittura di emigrare.
Il 47% afferma di temere di essere vittima di insulti o molestie antisemitiche, il 40% di essere aggrediti fisicamente. Qui, a dire il vero, l'Italia sta un po' meglio: a pensare di emigrare è il 22%, il 20% teme insulti o molestie, e il 30% violenze fisiche. Comune un po' a tutti i Paesi del campione è la tendenza a celare la propria identità, per paura: in media il 28% evita sempre o molto spesso di portare capi di abbigliamento o simboli che possano identificarli come ebrei (il 24% in Italia), il 43% occasionalmente (i149% nella Penisola). E il 34% evita di visitare siti ebraici. Non sono solo timori: il 39% del campione afferma di esser stato vittima di molestie di natura antisemitica negli ultimi cinque anni il 36% in Italia), il 3% anche attacchi fisici. Il 79% a livello Ue (e il 77% in Italia) ha però rinunciato a sporgere denuncia, convinto che tanto non serva a nulla. E il prodotto di quella che il rapporto definisce una pericolosa «normalizzazione» del fenomeno. Interessanti anche i risultati sugli autori degli attacchi. A parte le risposte che rinviano a ignoti, conoscenti, clienti e simili, in media al primo posto sono musulmani radicali (31%), seguiti da estremisti di sinistra (21%), a sorpresa solo il 13% è identificato come militante di estrema destra. Il quadro è un po' diverso per l'Italia: al primo posto sono gli estremisti di sinistra (38%), seguiti da estremisti di destra (28%), mentre i musulmani radicali sono al 20%. Infine, il 21% in media (e il 17% in Italia) ritiene di esser discriminato per il solo fatto di essere ebrei. L'Agenzia chiede ora agli Stati membri un'«azione urgente e immediata», anzitutto rafforzando l'insegnamento dell'Olocausto e aumentando la consapevolezza dei cittadini. «Serve - ha avvertito Timmermans - un'azione concreta negli Stati membri. Non c'è Europa se gli ebrei non si sentono sicuri».
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