Il romanzo incompiuto di Sofia Stern
Ronaldo Wrobel
Traduzione di Vincenzo Barca
Giuntina euro 17
Lo scrittore brasiliano Ronaldo Wrobel, avvocato di professione e discendente di una dinastia di ebrei provenienti dall’Europa orientale, si è fatto apprezzare dalla critica e dal pubblico italiani con il romanzo “Traducendo Hannah” (Giuntina, 2013), terzo classificato al Premio Letterario Adei Wizo 2014, narrando una storia di coraggio, sopravvivenza e spionaggio nella multietnica Rio de Janeiro degli anni Trenta il cui filo conduttore è un amore tanto inafferrabile quanto intenso. Maestro nel dosare con sapienza gli elementi della suspense oltre che nel dar vita a personaggi indimenticabili, Wrobel si cimenta in una nuova intrigante vicenda di amori e tradimenti che si dispiega fra Germania, Brasile e Svizzera in un arco temporale compreso fra gli anni Trenta e i giorni nostri. “Il romanzo incompiuto di Sofia Stern”, in libreria in questi giorni per Giuntina nella brillante traduzione di Vincenzo Barca, prende avvio con il ritrovamento durante i lavori di costruzione di un supermercato nel 2008 di alcuni documenti, casse di legno e schedari con i simboli del Reich nazista. Su quel terreno negli anni della seconda guerra mondiale si trovava l’Hamburger Alsterbank, poi distrutta in un bombardamento, nelle cui cassette di sicurezza venivano custoditi i soldi, i gioielli e le opere d’arte degli ebrei fuggiti dalla Germania nazista. Ronaldo, protagonista e voce narrante, è un giovane di trent’anni che vive con la nonna Sofia in una villetta a Copacabana sognando di affrancarsi da un avvilente lavoro burocratico quando un giorno viene contattato da una giudice incaricata di far luce sulla scoperta di alcuni preziosi ritrovati in una cassetta di sicurezza della banca di Amburgo lasciati in eredità a una certa Sofia Stern. Quali misteriosi sentieri hanno condotto una giovane ebrea dalla Germania al Brasile?
“Cosa si nasconde nel passato di nonna Sofia ?” riflette il giovane Ronaldo. “Una volta la nonna mi aveva detto che nella sua vita c’era abbastanza materiale per un libro e che avrei dovuto scriverlo io, perché solo io meritavo di conoscere la verità. Ma quale verità?” C’è molta carne al fuoco nel romanzo di Wrobel dove situazioni drammatiche si mescolano ad eventi al limite del verosimile in una continua alternanza di tempi e luoghi diversi. Poichè è quasi impossibile parlare di questo libro senza incappare in uno spoiler per riguardo al lettore che, catturato dalla magia della storia, non potrà staccarsi facilmente dalla pagina mi limiterò ad abbozzare la trama per soffermarmi invece sui personaggi originali che Wrobel tratteggia con vera maestria. Il mistero che avvolge la vita di Sofia Stern, ebrea per parte di padre, e della sua amica ariana Klara Hansen, si svela poco alla volta a Ronaldo che, sbigottito dal comportamento bizzarro della nonna ormai ultra novantenne, inizia a scavare nel suo passato dopo il ritrovamento di un libro di memorie. Il quadro che si delinea è quello di una profonda amicizia fra due ragazzine iniziata sui banchi di scuola e rafforzata negli anni della giovinezza, nonostante la difficile situazione politica con i primi rigurgiti antisemiti destinati a sfociare dopo il 1938 nelle persecuzioni naziste.
La vita le mette dinanzi a prove indicibili. Sofia alla morte del padre si industria per guadagnarsi da vivere, prima con il mercato nero, poi cantando in locali notturni e diventando amante di ufficiali nazisti, Klara si innamora di un colonnello delle SS, intraprende una promettente carriera di stilista ma dovrà affrontare la perdita più straziante per una donna. Spregiudicato e irriverente con uno spirito rivoluzionario e un po’ ribelle Hugo Hansen, fratello di Klara, è una delle figure più riuscite del romanzo. Intenso seppur conflittuale è il sentimento che lo lega a Sofia e nonostante le mille peripezie e le avventure rocambolesche che lo hanno portato dalla prigionia nel campo di Dachau, alla Svizzera e infine ad Amburgo, dedicandosi ai mestieri più improbabili, non ha mai perso la speranza di ritrovare Sofia, misteriosamente scomparsa dopo la guerra. Perché Sofia è fuggita dalla Germania imbarcandosi per il Brasile senza lasciare traccia? Cosa l’ha spinta a una fuga così precipitosa? Dalle ricerche del fratello Klara risulta morta in un incendio nel novembre del 1938 e le sue spoglie sono state sepolte in un cimitero per indigenti. Ma è proprio questa la verità? Inserendo un tassello dopo l’altro, consultando documenti, ascoltando gli sproloqui della nonna e i ricordi di Hugo, anch’egli novantenne e miracolosamente rintracciato a Basilea, il quadro si ricompone dinanzi agli occhi sgomenti di Ronaldo che all’apertura di una misteriosa cassetta arrugginita, con un colpo di scena finale, scopre l’incredibile segreto che nonna Sofia ha custodito nel suo cuore per tutta la vita. Come nel precedente romanzo la protagonista Hannah si è imposta nel cuore del lettore per la forza di carattere e per un’indole inafferrabile, così in quest’ultima opera spiccano le figure femminili di Sofia e Klara che l’autore tratteggia con un accurato scavo psicologico mettendone in luce la creatività, la determinazione nell’affrontare le esperienze più ardue e la capacità di non arrendersi alle sfide della vita. Mescolando la forza della letteratura e il dinamismo del linguaggio cinematografico Ronaldo Wrobel ci propone un romanzo avvincente, dal passo narrativo leggero e nel contempo incisivo nel delineare le asprezze e le pulsioni di personaggi memorabili che, una volta chiuso il libro, ci spiace abbandonare perché li abbiamo sentiti autentici.
Giorgia Greco