Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Milano: odio contro Israele, il debole intervento del sindaco cronaca di Alberto Giannoni
Testata: Il Giornale Data: 24 novembre 2018 Pagina: 1 Autore: Alberto Giannoni Titolo: «Sala condanna il sit-in dell'odio. 'Milano mai contro Israele'»
Riprendiamo dal GIORNALE, cronaca di Milano, di oggi, 24/11/2018, a pag.1, con il titolo "Sala condanna il sit-in dell'odio. 'Milano mai contro Israele' " la conaca di Albero Giannoni
Alberto Giannoni Beppe Sala, debole dichiarazione
Protestare serve sempre. Il sindaco Beppe Sala si è espresso, ma molto debolmente. Che cosa significano le sue parole "..spero che non ci saranno incidenti"? Si può permettere una manifestazione simile? In che paese viviamo?
Il sindaco è intervenuto. Ha condannato il nuovo corteo dell'odio, auspicando che domani tutto fili liscio. Il sit-in è convocato in piazza San Babila, dagli stessi promotori delle manifestazioni del dicembre 2017, quelle in cui erano state fatte risuonare prima le macabre grida jihadiste e antisemite scandite in coro in piazza Cavour, poi gli slogan pro intifada. Il pretesto, oggi come allora, è il sostegno alla «causa palestinese», l'esito in realtà è sempre l'odio nei confronti di Israele, se non nei confronti degli ebrei, come accaduto un anno fa. Sono stati in tanti a intervenire, dopo che Il Giornale ha dato notizia del sit-in: i leghisti Gianmarco Senna e Alessandro Morelli, in Forza Italia Stefano Maullu, Gianluca Comazzi e Fabrizio De Pasquale e ieri anche il leader di «Energie per l'Italia» Stefano Parisi. Tutti hanno chiesto a Sala di intervenire. Anche la Comunità ebraica lo ha fatto, manifestando «preoccupazione» per l'evento «che ricorda - ha dichiarato - nei toni e nelle sigle dei partecipanti, quella del 9 dicembre 2017». Sala alla fine ha espresso la sua «ferma condanna» dell'iniziativa. «Ci risiamo - ha detto - Questa manifestazione è veramente da condannare: in questo momento l'idea che non si riconosca dopo tanto tempo lo Stato di Israele è qualcosa che non appartiene alla cultura di Milano. C'è la mia ferma condanna e spero che non ci saranno incidenti, certamente è spiacevole vedere che anno dopo anno ci sono certi atteggiamenti».
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