Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Notte dei Cristalli, Merkel in sinagoga a Berlino: 'Antisemitismo sempre una minaccia' Cronaca di Daniel Mosseri
Testata: Il Giornale Data: 10 novembre 2018 Pagina: 17 Autore: Daniel Mosseri Titolo: «La Germania e la Notte dei Cristalli. Merkel: vigili contro l'antisemitismo»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 10/11/2018, a pag.17, con il titolo " La Germania e la Notte dei Cristalli. Merkel: vigili contro l'antisemitismo" la cronaca di Daniel Mosseri.
Anche l' Osservatore Romano oggi pubblica un articolo sull'anniversario della Kristallnacht. Perché OR non controlla nei propri archivi e ripubblica quello che scrisse nel novembre 1938, quando la notizia dei pogrom in Germania arrivò anche in Italia?
Ecco l'articolo:
Daniel Mosseri
Mi mancano le parole per descrivere la notte del pogrom». Affiancata dal presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, la cancelliera Angela Merkel ha commemorato i morti della Notte dei Cristalli (la Reichspogromnach) quando, per ordine di Adolf Hitler, il 9 novembre del 1938 le sinagoghe, le scuole, le proprietà e le vetrine degli ebrei di Germania, Austria e di parte dell'odierna Repubblica Ceca furono distrutte e incendiate nell'indifferenza della polizia. Secondo gli storici in quella notte poi passata alla storia come la «prova generale» dello sterminio, gli ebrei uccisi furono alcune centinaia. Nella grande sinagoga berlinese di Rykestrasse, risparmiata dalla furia nazista solo per la sua contiguità con le abitazioni ariane, Merkel ha affermato che i valori democratici non vanno dati per scontati: «Noi ricordiamo con la convinzione che la maggioranza debba restare vigile» e che lo Stato debba combattere «con risolutezza e coerenza» contro antisemitismo, razzismo, esclusione e contro i messaggi di odio, anche online.
Angela Merkel durante la cerimonia in ricordo delle vittime della Kristallnacht in una sinagoga di Berlino
II 9 novembre è una data molto controversa perla storia tedesca, «con luci e ombre», ha ricordato Steinmeier la mattina rivolto al Bundestag. In quella data i tedeschi celebrano il crollo dell'impero di Guglielmo II con la rivoluzione di novembre del 1918. Nata socialista, la rivoluzione fallirà pochi mesi dopo aprendo la strada alla Repubblica di Weimar. Anche il crollo del Muro di Berlino è avvenuto il 9 novembre (del 1989), il che ha permesso agli storici di indicare quel giorno come «data del destino» (Schicksaalstag). Dietro ad almeno due altre ricorrenze si nasconde la mano di Adolf Hitler. L'8 novembre 1923 Hitler e le SA guidate da Eric Röhm irruppero nella Bürgerbräukeller di Monaco di Baviera per rovesciare il triunvirato allora al potere nella regione meridionale della Germania. L'indomani le forze regolari bavaresi aprirono il fuoco su Hitler e il Putsch di Monaco falli nel sangue. Una volta al potere Hitler dichiarerà il 9 novembre festa nazionale per ricordare i 14 «martiri del nazismo». Occasione perfetta per nascondere la memoria della rivoluzione del 1918 e dei suoi leader comunisti Karl Liebknecht e Rosa Luxembourg. Anche la morte a Parigi del diplomatico tedesco Ernst vom Rath il 9 novembre 1938 fornì a Hitler un'occasione «fatale». Quella di scatenare la Reichspogromnacht: a vom Rath aveva sparato due giorni prima l'ebreo polacco Herschel Grynszpan. La violenza di massa contro gli ebrei del Terzo Reich doveva rappresentare per Hitler la naturale reazione di rabbia degli ariani per la morte del diplomatico.
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