Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Le ignobili ambiguità di Famiglia Cristiana sull'uccisione di Gesù Giuseppe Pulcinelli cavalca due millenni di odio teologico anti-ebraico
Testata: Famiglia Cristiana Data: 18 ottobre 2018 Pagina: 98 Autore: Giuseppe Pulcinelli Titolo: «Chi fu responsabile della morte di Gesù? Ebrei o romani?»
Riprendiamo da FAMIGLIA CRISTIANA di oggi, 18/10/2018, a pag. 98, con il titolo "Chi fu responsabile della morte di Gesù? Ebrei o romani?", la risposta a una lettera di Giuseppe Pulcinelli.
Se la domanda è mal posta, la risposta è ambigua e di fatto non nega l'accusa rivolta per due millenni agli ebrei da parte della Chiesa - lo stesso popolo di cui faceva parte a pieno titolo Gesù - di aver ucciso colui che in ottica cristiana è il Cristo. E' ignobile che su un periodico come Famiglia Cristiana non ci sia la forza per rispondere con chiarezza a domande che nascono da secoli e millenni di odio teologico cristiano contro gli ebrei.
Ecco l'articolo:
"La crocifissione bianca", di Marc Chagall
Chi fu responsabile della morte di Gesù? Gli ebrei o i romani? Firmato: Fam. Bruni
Risponde Giuseppe Pulcinelli:
Giuseppe Pulcinelli
In base alle fonti che abbiamo (soprattutto i Vangeli), sono diversi i responsabili: egli viene giudicato colpevole di bestemmia dal Sinedrio (Mc 14,61-64), reato per il quale la Legge giudaica prevedeva la pena di morte (Lv 24,16). Quel tribunale però non aveva il potere legale di applicare tale sentenza, riservata al governatore romano. Pilato, però, non avrebbe mai ritenuto valido il motivo religioso per una condanna capitale. Per cui i capi del popolo e l'aristocrazia del Tempio modificano l'accusa in senso politico: Gesù si sarebbe proclamato re dei giudei, minacciando così il potere romano (cfr. poi il titolo affisso sulla croce). Pilato, nonostante non trovi sufficiente l'accusa, per accontentare la folla sobillata dai sommi sacerdoti, ordina la morte per crocifissione. Al di là di queste corresponsabilità da parte delle autorità del tempo, la fede cristiana afferma che Cristo è morto per i peccati di tutta l'umanità (cfr. I Cor 15,3s), dando la vita liberamente e per amore, per ottenere a tutti la salvezza (cfr Gv 15,13).
Per inviare la propria opinione a Famiglia Cristiana, telefonare 02/48071, oppure cliccare sulla e-mail sottostante