Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Le ragioni storiche dell'antisemitismo Andrea Di Consoli legge il libro di André Taguieff
Testata: Il Sole 24 Ore Data: 14 ottobre 2018 Pagina: 24 Autore: Andrea Di Consoli Titolo: «Le ragioni storiche dell'antisemitismo»
Riprendiamo dal SOLE24ORE-Domenica di oggi, 14/10/2018, a pag.24 con il titolo "Le ragioni storiche dell'antisemitismo", la recensione di Andrea Di Consoli al libro "L' antisemitismo" (ed.Cortina) di André Taguieff
Andrea Di Consoli
Non basta la testimonianza e l'ammonimento, per combattere e superare il più grande pregiudizio etnico e religioso della storia. Per affrontarlo degnamente bisogna provare a indagare le ragioni storiche, culturali e psicologiche che hanno portato gli ebrei ad essere il popolo più perseguitato di tutti i tempi. Aiuta in questa ricerca leggere L'antisemitismo (Raffaello Cortina, 139 pagg., ii euro) di Pierre-André Taguieff, un compendio agile e puntuale sulle ragioni, spesso oscure e deliranti, del pregiudizio antigiudaico. Taguieff parte da una premessa importante, ovvero che una cosa è l'antiebraismo, che è di natura religiosa, e una cosa è l'antisemitismo, di fatto una menzogna concettuale, essendo la matrice semitica puramente linguistica e non razziale. Il libro spiega come l'antisemitismo razzista, di fatto un fenomeno recente, abbracci un arco temporale abbastanza ampio, grosso modo dalla metà del XIX secolo alla metà del XX secolo, tanto che la decisione estrema della "soluzione finale" andrebbe a questo punto retrodatata di molto come scelta politico-ideologica. Tra i tanti miti antiebraici che Taguieff analizza con precisi riferimenti storici ci sono i sacrifici umani, il cannibalismo, l'usura, il complotto internazionale, lo Stato nello Stato e il deicidio. Ma, in ultima istanza, tutto l'odio ciclico contro gli ebrei può essere letto come un processo isterico e radicale di rifiuto, specialmente in epoche di crisi economica e di insicurezza sociale, di un'alterità ben definita, essendo il popolo ebraico rigidamente legato alle proprie tradizioni rituali e, spesso, refrattario alla cosiddetta assimilazione nei Paesi di approdo. Un popolo di enorme ricchezza spirituale e storica divenuto capro espiatorio a causa di un'identità forte e di una tradizione difesa e tramandata con orgogliosa determinazione.
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