Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Hamas continua a far ammazzare minorenni al confine con Israele E il quotidiano vaticano lo scrive in prima pagina, nascondendo la verità, come sempre
Testata: L'Osservatore Romano Data: 30 settembre 2018 Pagina: 1 Autore: La redazione OR Titolo: «Uccisi sei palestinesi»
Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 30/09/2018, a pag.1 il redazionale dal titolo " Uccisi sei palestinesi "
Abbatteremo il confine con Israele e strapperemo i cuori dai loro corpi (Yaya Sinwar, leader di Hamas, maggio 2018) Ma l'Osservatore Romano evita di scriverlo
In prima pagina, una notizia che non viene più nemmeno riportata da nessun altro giornale nè rete TV, tanto è chiara la politica di Hamas di mandare al macello giovani vittime scelte accuratamente tra i minorenni. L'imbarazzo nel non poter raccontarlo apertamente - non sia mai, danneggerebbe la causa palestinista!- viene ipocritamente evitato con la non pubblicazione. Al quotidiano ufficiale della S.S. (Santa Sede) questo non importa, si pubblica eccome, persino in prima pagina, questa volta almeno ci sono le dichiarazioni di parte israeliana, ma vuoi mettere la soddisfazione nello scrivere ' 6 morti palestinesi' e fra gli isrealiani 'nessuno'! E soprattutto: " da quando sono iniziate le proteste — si contano più di 188 palestinesi morti e oltre 20.000 feriti."
Ecco il pezzo:
TEL Aviv, 29. Sono sei i manifestanti palestinesi morti ieri negli scontri al confine tra la striscia di Gaza e Israele con l'esercito dello stato ebraico. A dare il nuovo bilancio è stato il ministero della sanità di Gaza — come riferito dai media locali — che parla anche di oltre cinquecento feriti, di cui novanta da colpi d'arma da fuoco. Tra le vittime, precisa il ministero, si contano ragazzi di 14 e 18 anni. Tra i feriti, si segnala poi un bambino di undici anni, colpito all'addome da un colpo di arma da fuoco. «Oltre io.000 facinorosi palestinesi si sono ammassati lungo il confine da dove hanno lanciato contro i militari granate e altri ordigni esplosivi» ha dichiarato un portavoce dell'esercito israeliano. I manifestanti «sono anche riusciti ad aprire una breccia nei recinti di confine per fare poi ritorno nella Striscia». Un velivolo israeliano ha colpito una postazione palestinese all'interno della Striscia. Da parte israeliana, ha precisato il portavoce, «non si segnalano vittime». Le manifestazioni di protesta erano state indette da Hamas nel quadro di quella che viene definita la "Grande marcia del ritorno" per ricordare i settant'anni della Naqba (catastrofe) dei palestinesi, che coincide con la nascita dello stato di Israele nel 1948. Dal 30 marzo — quando sono iniziate le proteste — si contano più di 188 palestinesi morti e oltre 20.000 feriti.
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