Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Germania, ebrei e AfD: la disinformazione del Manifesto Nell'articolo disonesto di Sebastiano Canetta
Testata: Il Manifesto Data: 27 settembre 2018 Pagina: 7 Autore: Sebastiano Canetta Titolo: «'GIi ebrei per la Germania' con l'Afd, islamofobia batte antisemitismo»
Riprendiamo dal MANIFESTO di oggi, 27/09/2018 a pag.7, con il titolo " 'GIi ebrei per la Germania' con l'Afd, islamofobia batte antisemitismo" il commento di Sebastiano Canetta.
Il Manifesto non si fa scrupolo di strumentalizzare una non-notizia come quella di un gruppo di 25 ebrei tedeschi a favore del partito di destra AfD. Gli ebrei in Germania sono almeno 120.000, tra questi 25 è una minuscola percentuale, ma il quotidiano comunista si guarda bene da scriverlo. Non stupisce che esistano ebrei anche tra i simpatizzanti di AfD, come tra quelli di qualunque altro partito, di destra, centro e sinistra. Fino a quando i partiti moderati e democratici non modificheranno le proprie posizioni sull'islamismo e l'antisemitismo in Europa, non saremo stupiti se il numero di ebrei con simpatie di destra crescerà.
Ecco l'articolo:
Sebastiano Canetta
Ebrei per la Germania: la foglia di fico di Alternative für Deutschland per nascondere il proprio antisemitismo e alimentare l'islamofobia. Una notizia «incredibile» per la comunità ebraica scioccata dall'endorsement di chi «non può definirsi popolo ebraico e condividere il loro progetto». Quanto la prova che il messaggio dei fascio-populisti, ormai al secondo posto nei sondaggi nazionali, ha oltrepassato il recinto di politica e storia ma non certo della logica. Ieri, sventolando la bandiera dell'amicizia con Israele come suggerito dagli spin-doctor che avevano organizzato l'ultima campagna elettorale di Nethanyau; oggi, con la presentazione degli Juden fur Deutschland pronti a entrare ufficialmente nelle fila di Afd a Offenbach, in Assia, il 7 ottobre.
Neppure 25 persone decise a «contrastare l'odio contro gli ebrei in Germania»: quanto basta a fornire l'alibi "a posteriori" ai dirigenti di Afd che hanno negato pubblicamente l'Olocausto, come il leader della Turingia, minimizzando i crimini del Terzo Reich. «Non si dovrebbe mettere il timbro kosher su AfD» è la metafora di Maram Stern del Congresso mondiale ebraico. Nonostante la propaganda, in Germania Afd tollera l'antisemitismo che permette di catturare i voti dei nostalgici che fino a ieri orbitavano nell'area neonazista, mentre all'estero il partito si è dimostrato connesso allo zoccolo duro della destra israeliana. L'islam, più ancora dell'Ue o la moneta unica, rimane la priorità di Afd che si oppone alla Groko social-democristiana «immigrazionista» perfino con il "falco" Horst Seehofer. A sentire Elio Adler dell'associazione "Iniziativa dei Valori" «Afd intende utilizzare gli ebrei per nascondere il proprio razzismo. La presunta amicizia con Israele e il popolo ebraico serve, in realtà, a legittimare la politica contro i musulmani». Non certo alla causa della memoria come dimostrano i sopravvissuti all'Olocausto ospiti al Bundestag: «Se in una città tedesca si può ancora ascoltare lo slogan: "Chi ama la Germania è un antisemita", allora è pericoloso» sottolinea Christoph Heubner, presidente del Comitato degli ex di Auschwitz, ricordando i cori nella marcia dell'ultra-destra a Dortmund lo scorso fine settimana. Ma Afd rivendica l'istituzione della propria "comunità" ebraica. «Dopo le associazioni di cristiani e omosessuali, anche i membri ebrei ci hanno chiesto di fare il passo» spiegano senza imbarazzo alla segreteria nazionale. «Afd è l'unico partito che affronta la questione dell'odio dei musulmani nei confronti degli ebrei senza sminuire il problema» aggiunge Dimitri Schulz, tra i fondatori degli Juden für Deutschland. Secondo lui «la vita ebraica in Germania è in pericolo, e non c'è alcuna contraddizione tra essere ebreo e contemporaneamente membro di Afd. Non neghiamo che nel partito ci siano singoli antisemiti, ma sono sovrastimati dai media». L'iniziativa sarà presentata a Offenbach dalla leader europea di Afd, Beatrix von Storch, e a sentire Schulz anche dall'ex deputata Cdu Erika Steinbach: due politiche navigate che ben conoscono la strategia da impostare alla vigilia delle elezioni in Baviera fissate, esattamente, 7 giorni più tardi.
Per inviare al Manifesto la propria opinione, telefonare: 06/687191, oppure cliccare sulla e-mail sottostante