Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Villapizzone (Milano): scritte pro Br e in arabo contro Israele: chi deve intervenire? Cronaca di Alberto Giannoni
Testata: Il Giornale Data: 27 settembre 2018 Pagina: 2 Autore: Alberto Giannoni Titolo: «Altre scritte pro Br in strada. E insulti in arabo anti-Israele»
Riprendiamo dal GIORNALE - Milano di oggi, 27/09/2018. a pag.2, con il titolo "Altre scritte pro Br in strada. E insulti in arabo anti-Israele" la cronaca di Alberto Giannoni.
Alberto Giannoni
A un giorno di distanza dai manifesti di solidarietà con le Brigate rosse apparsi a Sesto San Giovanni (denunciati dal sindaco Roberto Di Stefano e condannati trasversalmente dai partiti, nonché dall'Anpi) altri segnali preoccupanti arrivano dunque a Milano. A Villapizzone, all'angolo fra piazza Pompeo Castelli e la via privata Fassini, sulle mattonelle bianche di una palazzina privata è comparsa una scritta con lo spray: una data, 28/9/2018, e un messaggio, «solidarietà alla Br-Pcc Nadia Lioce», il tutto corredato con falce e martello e stella a cinque punte. La data fa riferimento al giorno in cui all'Aquila è fissata un'udienza del nuovo processo (per le proteste in carcere) a carico di Nadia Desdemona Lioce, la brigatista che all'Aquila sconta il carcere a vita dopo le condanne per gli omicidi dei professori riformisti Marco Biagi e Massimo D'Antona e del sovrintendente dei polizia Emanuele Petri.
Una delle scritte di Villapizzone
I messaggi pro-Br sono stato fotografati ieri, poi cancellati in serata. Il capogruppo leghista del Municipio 8 Enrico Salerani, ha commentato così: «Per via Bramantino (le scritte omofobe alla Scuola Popolare, ndr) è nata una polemica incredibile, ne hanno parlato tutti i Tg e tutti i quotidiani. Adesso voglio vedere se useranno la stessa enfasi. Un'altra scritta mi è stata segnalata a poche decine di metri, nello stesso quartiere». «Non capisco - ha aggiunto - come possano resistere queste enclavi. Questa è una zona già problematica, ed episodi simili preoccupano. Poco tempo fa, durante una manifestazione, non abbiamo fatto in tempo a chiudere una saracinesca e ci hanno distrutto la vetrata della sezione, con trenta persone dentro». «Poi - ha proseguito - per due manifesti di Casa Pound è stata fatta una sceneggiata, ora non vorrei vedere doppiopesismo a parte di qualcuno».
In via Padova, intanto, è comparsa la scritta rossa «Israele Stato terrorista», parole anche in arabo. E l'Associazione Milanese Pro Israele osserva «con grande preoccupazione i gravi segnali di antisemitismo che negli ultimi mesi si stanno presentando a Milano». «Prima i cori esplicitamente antisemiti in arabo del 9 dicembre e ora critiche infamanti e disgustose verso l'unica democrazia in Medio Oriente che trapelano il solito odio anti ebraico. La lingua e la zona delle scritte insieme agli slogan islamisti del 9 dicembre fanno pensare ad una onda lunga di un certo antisemitismo già presentate in altre capitali europee». «Questo fenomeno - conclude l'Ampi - in meno di dieci anni ha portato alla strage di Tolosa contro la scuola ebraica, il museo ebraico di Bruxelles e dell'hyper kasher a Parigi. E una battaglia che Milano deve affrontare in modo trasversale, nessuno si può sottrarre».
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