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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Il Foglio Rassegna Stampa
27.07.2018 Gli ebrei inglesi contro Corbyn, troppo cauti finora
la minaccia di un governo guidato da Corbyn, antisemita e odiatore di Israele

Testata: Il Foglio
Data: 27 luglio 2018
Pagina: 3
Autore: Editoriale
Titolo: «United we stand»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 27/07/2018, a pag.3 l'editoriale con il titolo "United we stand"

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Corbyn al lavoro

Insufficiente la battaglia contro il furbastro Corbyn, a meno che gli ebrei inglesi si diano una mossa, non solo cartacea, ma direttamente politica. A Londra c'è "Lawyers for Israel"  una associazione di avvocati per la difesa legale di Israele. Su Corbyn c'è solo l'imbarazzo della scelta, qualcuno gli dia la sveglia.

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"United we stand" titolavano ieri i tre giornali più importanti della comunità ebraica nel Regno Unito. Stessa cover, stesso titolo, un'azione coordinata e "senza precedenti" resa necessaria dalla "minaccia esistenziale contro la vita ebraica in questo paese" che un governo guidato dal laburista Jeremy Corbyn porrebbe. Da quando Corbyn è stato eletto leader nel 2015 la questione dell'antisemitismo è riaffiorata a più riprese con "cadute preoccupanti", scrivono il Jewish Chronicle, il Jewish News e il Jewish Telegraph, ma "l'ostinato rifiuto della settimana scorsa ad adottare la definizione di antisemitismo della International Holocaust Remembrance Alliance è stato il più sinistro". La deputata laburista Margaret Hodge ha detto a Corbyn "sei antisemita" in faccia, e da quel momento è riaffiorato uno scontro che ha molto a che fare con la trasformazione del Labour degli ultimi tre anni. Corbyn ha allontanato gli esponenti laburisti più radicali, ha aperto un'inchiesta, ha fatto adottare un codice interno di contenimento, ha ribadito il suo impegno contro ogni genere di discriminazione, includendo tra queste anche l'antisemitismo. Ma la questione non se ne va, perché nell'ideologia alt-left di cui Corbyn si fa interprete l'antisemitismo esiste eccome. Le accuse restano però isolate perché in un attimo diventano "character assassination" ordita dai nemici di Corbyn, e dagli altri partiti che temono la sua affermazione. Eppure non ci vorrebbe tanto per farle scomparire, al leader laburista basterebbe dire "united we stand" per la difesa di Israele: ma non lo fa.

Per inviare al Foglio la propria opinione, telefonare: 06/5890901, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@ilfoglio.it

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