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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Lavoro Rassegna Stampa
12.12.2017 Doppio standard contro Israele, l'unico Paese al mondo che non può scegliersi liberamente la capitale
Anche i sindacati si schierano contro lo Stato ebraico

Testata:Lavoro
Autore: EC
Titolo: «Gerusalemme, sindacati bocciano Trump: scelta destabilizzante, intervenga l'Onu»

Riprendiamo da LAVORO di oggi, 12/12/2017, a pag. 3, il commento "Gerusalemme, sindacati bocciano Trump: scelta destabilizzante, intervenga l'Onu" a firma E.C.

A destra, la dichiarazione di Daniele Capezzone

La posizione della Confederazione internazionale dei sindacati contro la decisione di Donald Trump di spostare l'ambasciata Usa a Gerusalemme non stupisce. E' un atto diretto esplicitamente contro Israele, giudicata con un doppio standard, perché a nessun altro Paese viene contestato il diritto di scegliersi la capitale. La breve a firma E.C. sposa incondizionatamente le tesi anti-Israele, riportando anche le posizioni contro Israele dei sindacati italiani Cgil, Cisl e Uil, anche se non è chiaro perché si interessino tanto alla capitale di un altro Paese, in questo caso Israele, in queso nome sta la risposta.

Ecco l'articolo:

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Altro che azione di sostegno alla pace! Per la Confederazione internazionale dei sindacati la decisione della Casa Bianca di trasferire l'ambasciata Usa in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme rappresenta "un atto sconsiderato di divisione che mina seriamente la ricerca di pace tra Israele e Palestina". In un comunicato di poche righe Sharan Burrow, segretaria generale dell'Ituc, boccia la tesi che proprio ieri il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, è andato sostenendo a Bruxelles, nel corso di un incontro con la responsabile dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini. "L'unica base accettabile per risolvere il conflitto e porre fine all'occupazione israeliana è la soluzione dei due Stati, ed è ampiamente compreso nella comunità internazionale che lo status di Gerusalemme dovrebbe essere definito come parte del processo di negoziazione", argomenta Burrow. "L'annuncio del presidente Trump, definendo preventivamente e unilateralmente questo status, non è solo un affronto ai palestinesi, specialmente a coloro che vivono a Gerusalemme e che devono affrontare l'invasione degli insediamenti sulla loro terra, ma provoca anche danni reali alle prospettive di negoziati pacifici per la pace e l'istituzione di una soluzione a due Stati basata sui confini del 1967 e in linea con le risoluzioni 242 e 338 del Consiglio di sicurezza dell'Onu", conclude Burrow. Nei giorni scorsi anche Cgil, Cisl e Uil in un comunicato unitario avevano definito quella del presidente Trump "una scelta politica pericolosa" e destabilizzante per l'intera regione, sollecitando "un'iniziativa diplomatica internazionale", con un ruolo in prima persona svolto dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, "per riaprire il processo di pace tra Israele e Palestina con la partecipazione attiva dei paesi confinanti, per l'affermazione dei due popoli e due Stati e per una pace negoziata e duratura per l'intera regione medio-orientale". Una proposta della quale Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto al governo italiano di farsi portavoce in seno al Consiglio.

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