Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Vittorio Arrigoni: esprime odio contro Israele anche da morto 12/11/2015
Vorrei segnalare l'uscita nelle librerie del fumetto "Guerrilla Radio - Vittorio Arrigoni, la possibile utopia", scritto e disegnato da Stefano Piccoli per la Round Robin Editrice. Ho dato personalmente uno sguardo al volumetto, e a parte la prevedibile santificazione del noto "pacifista" odiatore di Israele sono rimasto turbato da come in alcune pagine i disegni - a mio avviso graficamente scadenti, tra l'altro - ritraggono l'aspetto dei soldati israeliani che arrestano Arrigoni: con uno sguardo di implacabile e sadica cattiveria, la bocca che ribolle letteralmente di bava e dei tratti somatici che secondo me sono stati volutamente tratteggiati come nord-europei, come per suggerire ai lettori, in modo subliminale, che quei soldati sono delle SS reincarnate. Una vera e propria disumanizzazione, a dispetto dello slogan "Stay Human" che pervade tutto il fumetto. Che è tra l'altro rimpinguato dagli omaggi di attivisti e giornalisti pro-pal, tra cui Carlos Latuff, il vignettista brasiliano designato dal Centro Wiesenthal come uno dei maggiori diffusori di antisemitismo sui media, e Luca Persico cantante degli ahimè popolarissimi 99 Posse che fanno dell'odio antisionista una bandiera...
Riccardo
Grazie per la segnalazione. Il personaggio di Vittorio Arrigoni è capace di esprimere odio contro Israele anche da morto. Ricordiamo, a titolo di esempio, di quando, dopo che Arrigoni fu ucciso dai suoi sodali terroristi palestinesi, la famiglia decise di trasferire la salma senza passare da Israele: un simbolo di odio senza confini.