Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
25 Aprile a Roma: l'Anpi contro ebrei e Aned Cronaca di Claudia Voltattorni
Testata: Corriere della Sera Data: 04 aprile 2015 Pagina: 23 Autore: Claudia Voltattorni Titolo: «Il 25 Aprile senza Brigata ebraica '' è shabbat e ci sono i palestinesi'»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 04/04/2015, a pag.23, con il titolo "Il 25 Aprile senza Brigata ebraica '' è shabbat e ci sono i palestinesi', la cronaca di Claudia Voltattorni.
Abbiamo pubblicato ieri le polemiche sulla partecipazione a Roma al corteo per la ricorrenza del 25 Aprile: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=57747 oggi la seconda puntata, con le dichiarazioni di Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica romana.Sottolineiamo il deprecabile comportamento dell'Anpi, in linea perlatro con le innumerevoli iniziative anti-Israele su tutto il territorio nazionale. La sua decisione alla riunione romana lo conferma.
nelle immagini: una manifestazione del 25 Aprile a Milano Riccardo Pacifici
Doveva essere tl corteo del settantesimo, «una giornata speciale di allegria e serenità». Invece a Roma il 25 Aprile 2015 rischia di diventare il giorno dello strappo, quello tra l'Anpi, l'associazione dei partigiani, da una parte, e la Brigata ebraica e gli ex deportati dell'Aned dall'altra. Perché a Porta San Paolo quest'anno loro non ci saranno. Per gli ebrei è Shabbat, il riposo del sabato che non permette la partecipazione ad eventi, ma, spiega il presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici, «non ci saremo anche perché i palestinesi che chiedono di essere al corteo durante la guerra erano alleati dei nazisti», e «sulla Rete scrivono che se ci saremo ci picchieranno». Già lo scorso anno, al corteo volarono parolacce e spintoni davanti a bandiere palestinesi e israeliane, ricorda Pacifici: «Le organizzazioni pro Palestina pretendono che non ci sia il simbolo della Brigata ebraica che liberò l'Italia dal nazifascismo con Alleati e partigiani». E allora meglio rimanere a casa, «perché così non si può più andare avanti, da troppi anni in piazza ci sono infiltrati che con la Liberazione non c'entrano nulla». Anche se l'anniversario è uno di quelli importanti.'tanto che l'Anpi qualche giorno fa aveva invitato tutti alla Casa della Memoria proprio per organizzare un bel 25 Aprile 2015. Lì è avvenuto lo strappo. Spiega Eugenio Iafrate, vicepresidente Aned: «A quel tavolo c'erano delle associazioni che con la Resistenza non hanno nulla a che fare, sono volate parole grosse: noi che rappresentiamo gli ex deportati, i sommersi e i salvati, non possiamo accettare che lo spirito e i significati del 25 Aprile vengano così snaturati: è una scelta dolorosa presa anche per motivi di sicurezza, ma è una situazione che va avanti da anni». Fronte Palestina, Rete Romana Palestina, Rappresentanza Palestina in Italia, centri sociali pro Palestina e infine Patria Socialista: ecco chi era al tavolo a organizzare la festa della Liberazione a Roma con l'Anpi, l'Aned, la Brigata ebraica e gli storici movimenti antifascisti. «Non erano invitati ma una volta li mica potevo mandarli via no?», dice oggi Ernesto Nassi, presidente dell'Anpi Roma. «Non capisco — è incredulo —: il 25 Aprile è la festa di tutti e merita rispetto come lo meritano i 6omila morti partigiani e di questo si deve parlare, chi partecipa deve rispettare questi morti, se altri invece vogliono venire per fare casino è meglio che vadano a farsi una passeggiata». A Pacifici risponde di «fare come vuole», ma «all'Aned e alla Brigata ebraica fraternamente dico: non potete non venire, è un brutto messaggio, ripensateci». Forse, però, dicono alla Comunità ebraica, «sarebbe meglio che la festa del 25 Aprile la organizzasse il Campidoglio più che l'Anpi che non riesce più a gestirla». E l'assessore capitolino Paolo Masini che ha la delega alla Memoria, ricorda: «Festeggiare il 70 anniversario della Liberazione senza la Brigata ebraica significa cancellare un pezzo di storia».
Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, telefonare: 02/ 62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante