domenica 02 giugno 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






 
Ugo Volli
Cartoline
<< torna all'indice della rubrica
Pensateci 20/10/2014

Pensateci
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

 Cari amici,

partiamo da un piccolo test. Due di queste frasi sono vere, ditemi quali:
1. Papa Francesco ha detto: bisogna assolutamente impedire ai protestanti di entrare in San Pietro, perché la profanerebbero.
2. A tutti i non islamici è proibito con pene molto gravi l'ingresso nella città della Mecca
3. Putin ha detto: è necessario fare in modo che i cattolici non entrino sulla Piazza Rossa dove c'è la cattedrale ortodossa
4. Il presidente dell'Autorità Palestinese Abbas ha detto: Bisogna impedire con tutti i mezzi che gli ebrei salgano sulla spianata delle moschee, perché la contaminano.

 Due di queste quattro frasi sono vere, due false. Sapete indicarmi quelle che corrispondono alla realtà? Sono sicuro che ci riuscite, perché è facile.
Sono vere la 2 e la 4, le altre sono inventate.
Lasciamo stare per un attimo la 2, concentriamoci sulla 4.
Abbas l'ha ripetuta anche venerdì scorso:, rivolgendosi ai suoi: “Non basta denunciare che i coloni arrivano [coloni è il nuovo modo di definire gli ebrei israeliani, dovunque abitino dicevano coloni anche ai ragazzini rapiti l'estate scorsa, anche se due su tre vivevano al di qua della linea verde, bisogna capire che per loro anche Tel Aviv è una colonia UV]; bisogna impedir loro di entrare sulla spianata CON OGNI MEZZO: è la nostra Al Aqsa ed essi la contaminano” (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/186257#.VEPrgPl_tQc) .
Abbas, il laico, il moderato, non gli islamisti dichiarati di Hamas. Ma che differenza c'è? Notate che Abbas non dice: vogliamo pregare nella nostra moschea. Non dice: gli ebrei non devono comportarsi in maniera dissacrante (per esempio giocando a calcio sullo “spazio sacro” della spianata come regolarmente gli arabi fanno – trovate qualche filmato qui: http://elderofziyon.blogspot.it/2012/04/sacred-soccer-stadium-on-temple-mount.html#.VESx8vl_tQc ). No, dice: non devono salirci gli ebrei (pardon, i coloni), non devono pregare loro. Bisogna inpedirglielo con ogni mezzo.

Ogni mezzo: da quelle parti è un invito a usare le armi e il terrorismo. Perché? Per ragioni politiche? No, perché “la contaminano”. Gli ebrei contaminano, dissacrano “la nostra Al Aqsa” con la loro sola presenza. Si è mai sentito un linguaggio così razzista? Si, i nazisti dicevano cose del genere. Non è un caso che gli islamisti incoraggiati da Abbas abbiano tracciato una svastica sul monte del tempio: http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/186284#.VES1X_msVQd . Inutile dire che questa presa di posizione (per nulla inedita, anzi molte volte ripetuta) da parte del “leader moderato” del libero stato di “Palestina” che inglesi e svedesi vogliono riconoscere è del tutto contrario al diritto internazionale (trovate qui i dettagli: http://elderofziyon.blogspot.it/2014/10/abbas-says-international-law-denies.html#.VES1afmsVQe ). E' infatti l'abitudine incontestata del mondo islamico e solo di esso.

Però non fatevi illusioni. Non sono solo gli ebrei che contaminano, sono solo i primi. E' vera anche la frase 2: ai non musulmani è proibito l'ingresso alla Mecca. E' una pratica ufficiale, consacrata anche dai segnali stradali, come potete vedere qui: http://www.freerepublic.com/focus/news/2829125/posts  Dicono le fonti filoislamiche: “proibire l'ingresso alla Mecca dei non musulmani serva a garantire la santità dei luoghi” (http://islam.about.com/od/hajj/f/mecca.htm ). Non vi è differenza fra quel che vuole Abbas, quel che si pratica in Arabia, la distruzione dei Buddha afgani fatta dai pakistani a cannonate o con l'esplosivo(http://en.wikipedia.org/wiki/Buddhas_of_Bamiyan , trovate qui il video: https://www.youtube.com/watch?v=xYYBlPWYb7Y ), le devastazioni commesse in questi giorni dallo Stato Islamico (ISIS): antichissime chiese cristiane: http://english.alarabiya.net/en/News/middle-east/2014/07/20/ISIS-burns-1-800-year-old-church-in-Mosul.html ; il mausoleo del genocidio armeno : http://armenianweekly.com/2014/09/21/der-zor/ ; perfino la MOSCHEA del profeta Giona: http://english.alarabiya.net/en/News/middle-east/2014/07/25/ISIS-destroys-tombs-of-two-prophets-in-Mosul.html . Non vi è nessuna differenza. Del resto i palestinisti hanno ripetutamente cercato di bruciare la tomba di Rachele, vicino a Betlemme (http://www.algemeiner.com/2013/03/01/report-arabs-throw-grenades-at-rachels-tomb/ ) e quella di Giuseppe a Nablus, che per chi non lo sapesse è la città biblica di Sichem, capitale ebraica prima di Gerusalemme (http://www.jpost.com/Breaking-News/Palestinians-firebomb-IDF-forces-at-Josephs-Tomb-in-Nablus ).

Un'ultima avvertenza. Se qualcuno dicesse: sì, dal punto di vista religioso gli ebrei non devono salire sul Monte del Tempio, perché è il luogo dell'antico tempio, dove l'accesso è limitato secondo la legge ebraica, e mostrasse quindi comprensione per l'intolleranza palestinista, farebbe bene a ricredersi.
Perché essi hanno spesso dichiarato che anche il Muro Occidentale (il Kotel, che gli occidentali chiamano “muro del pianto”), fa parte del complesso delle moschee di Al Aqsa,  che è il muro dove Maometto parcheggiò il suo asino magico per ascendere al cielo (collocazione di cui non c'è traccia nel Corano, puro folklore) e che, se dipendesse da loro, gli ebrei non vi sarebbero ammessi (http://www.timesofisrael.com/pa-official-jews-have-no-right-to-western-wall/ ), come in effetti non fu loro consentito, contro gli accordi armistiziali del '49, durante l'occupazione giordana che l'Autorità Palestinese prende a modello delle sue pretese, compresa la pulizia etnica degli ebrei di Giudea e Samaria e Gerusalemme che fu allora compiuta e che Abbas vorrebbe ripetere.

Conclusione: è chiaro che dal punto di vista politico e militare la realizzazione di uno stato palestinese sui “confini del '67” sarebbe oggi un disastro, la ricetta sicura della guerra senza quartiere in tutto il territorio fra il Giordano e il Mare. Ma bisogna sapere che sarebbe anche la ricetta dell'intolleranza religiosa di stile talebano. Mentre Israele difende il diritto di tutte le fedi (cristiani e musulmani, Bahai e Drusi, buddhisti e atei) di vivere a modo loro, di pregare come desiderano, nel solo rispetto dell'ordine pubblico – come chiunque ha visitato Israele non può non riconoscere, uno stato palestinista, anche se guidato da laici tipo Abbas, distruggerebbe la libertà religiosa, espellerebbe violentemente e possibilmente ammazzerebbe tutti gli ebrei e spianterebbe anche le altre fedi, compresa quella cristiana.
Così è accaduto del resto a Betlemme, dove i cristiani, in maggioranza da secoli, sono oggi ridotti al 10%. E questo che vogliono il primo ministro svedese, il parlamento inglese e fra un po' quello spagnolo, Obama, Kerry e tutti i pacifisti del mondo? Pensateci.

Ugo Volli


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT