Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Un libro di scuola di religione (cattolica) contro Israele E' diffamazione, ma in Italia, se è contro Israele, è legale
Testata: Informazione Corretta Data: 02 ottobre 2014 Pagina: 1 Autore: Segnalazione di Gianmaria Quercioli Titolo: «Il libro di scuola di religione (cattolica) contro Israele»
A destra, il libro di religione "Come il fiore nel campo": se questi sono i fiori, figuriamoci i frutti...
Ecco come si esprime su Israele un testo scolastico di insegnamento della religione cattolica, edito da Il Capitello, approvato ufficialmente dalla Conferenza Episcopale Italiana ed in uso nella scuola primaria (classi 4° e 5°). http://www.capitello.it/libri/nuovo-come-il-fiore-nel-campo/
(Segnalazione di Gianmaria Quercioli)
Viene declinato il termine "Palestina" rigorosamente al presente, con tutto ciò che ovviamente comporta in termini di elusione dello Stato di Israele, ma ciò che è ancora più inaccettabile è la ricostruzione storica del conflitto con gli arabi. Citiamo testualmente uno dei passaggi più agghiaccianti:
" Agli Ebrei il loro piccolo paese non basta: così occupano Gaza e la Cisgiordania, dove vivono gli arabi".
Il libro contiene altre disinformazioni storiche non meno gravi. Riflessione: Un libro del genere meriterebbe una denuncia per diffamazione, compito che spetterebbe a una sorta di Anti Defamation League, che in Usa opera benissimo. Peccato che in Italia non esista un equivalente, come se fossimo un paese dove a nessun avvocato è mai venuto in mente di esercitare la sua professione per controbattere sul piano legale la diffamazione di Israele. Che così agisce indisturbata.