Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
'Mosè ci ha portato nell'unico posto senza petrolio!', diceva Golda Meir. Ma il gas naturale abbonda Cronaca di Alberto Flores d'Arcais
Testata: La Repubblica Data: 04 settembre 2014 Pagina: 28 Autore: Alberto Flores d'Arcais Titolo: «Contratto da 15 miliardi. Israele e Giordania provano la diplomazia del gas»
Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 04/09/2014, a pag. 28, con il titolo "Contratto da 15 miliardi. Israele e Giordania provano la diplomazia del gas", la cronaca di Alberto Flores d'Arcais.
Alberto Flores d'Arcais
Giacimento di gas israeliano sotto le acque del Mediterraneo
Gerusalemme. Un accordo da 15 miliardi di dollari e della durata di 15 anni per la fornitura di gas (e con la mediazione degli Stati Uniti). Il memorandum d'intesa siglato ieri tra Israele e Giordania (entro l'anno saranno firmati i dettagli relativi a prezzo e autorizzazioni necessarie) rende lo Stato ebraico il principale fornitore energetico del vicino regno hashemita. «E' un atto storico che rafforzerà i legami economici e diplomatici tra i nostri paesi», il commento a caldo del ministro per l'Energia di Gerusalemme Silvan Shalom. E' soprattutto una buona notizia, dicono i media israeliani, che arriva dopo una guerra d'estate che è durata cinquanta giorni ed è costata 2, 5 miliardi di dollari. Il gas naturale arriverà dal giacimento israeliano Leviathan (la cui produzione partirà nel 2017), che si trova nel Mediterraneo, circa 130 chilometri a ovest di Haifa, in acque profonde 1500 metri. Già nello scorso febbraio i due paesi avevano firmato un accordo per la fornitura alla Giordania (per l'equivalente di 500 milioni di dollari) di gas naturale proveniente dal giacimento marino israeliano di Tamar, cinquanta chilometri a nord-est dal Leviathan, la cui produzione è invece già iniziata lo scorso anno. L'accordo dovrebbe comportare la fornitura da parte di Israele di 1,6 trilioni di piedi cubi (45 miliardi di metri cubi) di gas alla compagnia elettrica nazionale giordana. «Abbiamo sviluppato oltre il 60 per cento della capacità iniziale di Leviathan e ci siamo assicurati l'80 per cento dei volumi di vendita che ci eravamo prefissati come obiettivo», ha detto Keith Elliot, senior vice president per il Mediterraneo Orientale di Noble, che insieme all'israeliana Avner opera nel giacimento. Per Leviathan quello con la Giordania è il secondo grande contratto internazionale. Nello scorso giugno un altro accordo preliminare era stato infatti siglato dagli israeliani con la BG (compagnia britannica) per la fornitura di gas ad un impianto in Egitto. L'accordo—anche questo verrà ratificato entro la fine dell'anno—durerà quindici anni come quello con la Giordania e avrà un valore stimatodi 60 miliardi (questa la cifra pattuita tra Egitto e Israele a metà agosto) per trasportare fino a 176 miliardi di metri cubi di gas dai giacimenti offshore di Tamar e Leviathan agli impianti per la liquefazione del gas situati fra il porto egiziano Damietta e la città costiera di Idku.
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