Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Un titolo fuorviante, che cancella l'uccisione di un ragazzo israeliano sul Golan sull'edizione on-line del Messaggero
Testata: Il Messaggero Data: 25 giugno 2014 Pagina: 1 Autore: la redazione Titolo: «, offensiva contro la Siria per i ragazzi rapiti: 10 morti. Stasera manifestazione a Roma per chiedere la liberazione»
Tra i molti titoli fuorvianti dei quotidiani italiani sulla vicenda dei ragazzi rapiti da Hamas e su quella del quattordicenne ucciso da un razzo siriano sul Golan, spicca quello del MESSAGGERO online del 23/06/2014: "Israele, offensiva contro la Siria per i ragazzi rapiti: 10 morti. Stasera manifestazione a Roma per chiedere la liberazione". Alla mancata specificazione del fatto che Israele ha colpito, in Siria, obiettivi militari, si aggiunge la confusione tra due vicende distinte: non è per i ragazzi rapiti che Israele ha condotto un'azione contro le truppe siriane, ma per il lancio di un missile anticarro che ha ucciso il giovane Muhammed Fahmi Krakara. Vi è poi la scelta di dare la notizia della manifestazione per la liberazione dei tre israeliani sequestrati insieme a quella dei dieci morti in Siria. Quest'ultima è per altro una notizia non verificata, fornita da un centro per la tutela dei diritti umani che opera a Londra, lontano da un paese dilaniato da una terribile guerra civile. E' però l'accostamento in sé ad essere fuorviante, soprattutto se unito alla confusione e all'incompletezza della prima frase. Ciò che rimarrà al lettore sarà la memoria di due reazioni al sequestro: una manifestazione a Roma e un bombardamento israeliano che, a chi non ne conosca la vera motivazione, apparirà facilmente come una vendetta.
Striscione per la liberazione di Gilad, Eyal e Naftali