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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Rassegna Stampa
04.05.2014 Crocifissioni: le lacrime di Papa Francesco
Commento di Fiamma Nirenstein

Testata:
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «Dopo le foto dei cristiani crocifissi in Siria il Papa risvegli le coscienze d'Occidente»

Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 04/05/2014, a pag.16, con il titolo " Dopo le foto dei cristiani crocifissi in Siria il Papa risvegli le coscienze d'Occidente", il commento di Fiamma Nirenstein legato al prossimo viaggio del Papa in Medio Oriente.

Raqqa, le crocifissioni

Fiamma Nirenstein

Dopo le lacrime di papa Francesco sulle foto dei crocifissi di Raqqa, ieri vibrava nell'aria la paura dell'uomo che ha consegnato al mondo le foto-testimonianza dell'orrore siriano. Si chiama Abu Ibrahim Alraquaoui: ne scriviamo il nome coll'ammirazione dovuta agli eroi. I predicatori dell'Isi, l'organizzazione sconfessata per i suoi metodi da Al Qaeda stessa, ha raccontato Alraquaoui, promettono denaro contro informazioni per la sua cattura. Ma Abu Ibrahim promette di combattere i «nuovi Talebani» e ricorda i nomi dei crocifissi, Tamo al Nasser e Muhannad Makhb al Khlaf, studente, che hanno secondo l'Isi, ucciso tre jihadisti. Sette persone sono state uccise per rappresaglia, fra cui due ragazzini di 13 e 14 anni. Sono cristiani i crocifissi? Le foto raccontano la storia che Alraquaoui testimonia con le sue parole? Non è facile dirlo. Quando i ribelli parlano della crudeltà di Assad, dei suoi hezbollah e degli iraniani, o in-vece la parte governativa descrive gli orrori perpetrati dalle organizzazioni sunnite, è molto difficile verificare i fatti. Ma comunque le lacrime versate da Papa Francesco corrispondono a un dato di fatto: è in atto una persecuzione di cristiani senza precendenti nel mondo moderno.
L'Osce denuncia 100 milioni di cristiani perseguitati, la Commissione Epicospale dell'Ue, Comece, parla di una cifra doppia, 200 milioni. Ogni anno vengono assassinati per la loro fede 105 mila cristiani, uno ogni cinque minuti. Secondo il «Pew report», 111 Paesi li perseguitano. I luoghi in testa alla tetra classifica, dopo la Corea del Nord, sono l'Arabia Saudita, l'Afghanistan, l'Iraq, la Somalia, le Maldive, il Mali, l'Iran, lo Yemen, l'Eritrea. La Siria è passata dal trentaseiesimo all'undicesimo posto, la Libia dal 27 al 17, la Nigeria dal numero 50 al 24. I cristiani che in Siria erano due milioni ormai sono 400mila, e cercano di andarsene. Questi numeri grondano sangue di civili, e portano il segno dell'eroismo del rifiuto di convertirsi all'Islam. Speriamo che la grande occasione del viaggio di Francesco in medio Oriente trasformi le sue lacrime in una decisa presa di posizione. Forse toccherà a un Papa riscattare la vergogna di tutti i leader occidentali, che non hanno fatto nulla.

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