Riportiamo da LEGGO di oggi, 25/03/2014, a pag. 16, l'articolo di Isabella Pascucci dal titolo " La terra sacra di Israele sotto il sergno di Verdi ".

Masada Daniel Oren
La sacra terra d'Israele sotto il segno di erdi. Sulla scia delle celebrazioni dell'anno verdiano, l'Opera Festival a Masada regala agli amanti della lirica un evento irripetibile, con una rappresentazione della Traviata diretta da Daniel Oren, e messa in scena nella straordinaria comice del Monte Masada. Questo massiccio montuoso, con la sua poderosa fortezza, è il simbolo per eccellenza dell'identità nazionale, ed è storicamente noto per il suicidio collettivo della comunità ebraica che aveva resistito all'assedio dei romani, dopo la caduta di Gerusalemme. Tutt'intomo si stende lo spettacolo sconfinato del deserto roccioso. Ma non si può respirare la pienezza di questa terra di confine senza toccare alcune tappe storicamente emozionanti: la Galilea vibra delle storie evangeliche con la città di Nazareth, tra le strade, trasudanti religiosità, della Città vecchia, e il candore della Basilica dell'Annunciazione, la chiesa cattolica sorta, secondo la tradizione, nel luogo in cui l'Arcangelo Gabriele annunciò a Maria la sua prossima maternità. Così come venato di messaggi cristologici è il Santuario della trasfigurazione sul monte Tabor. E poi Cana, dove Gesù compì il primo miracolo, trasformando l'acqua in vino, e dove una clnesa francescana, costruita nel 1881, conserva un'antica giara per l'acqua, rinvenuta nei sotterranei. Imperdibile la visita ai mosaici di una moderna una casa patrizia in cui si può ammirare anche la cosiddetta Monna Lisa Araba. II tour tocca anche Cafarnao, con la suggestiva Sinagoga costruita con colonne risalenti al II secolo, e quell'Eden terrestre che è il Monte delle Beatitudini, santuario a forala ottagonale, cinto da un portico, rivestito in mosaico e con pannelli in alabastro che raffigurano le otto Beatitudini.
Per inviare la propria opinione a Leggo, cliccare sull'e-mail sottostante