Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Israel Zangwill - Racconti del ghetto Libri Raccomandati
Testata: Informazione Corretta Data: 13 marzo 2014 Pagina: 1 Autore: Israel Zangwill Titolo: «Racconti del ghetto»
Israel Zangwill Racconti del ghetto Guanda
Mentre i ghetti ebraici restano ancor oggi il simbolo della più rigida segregazione, dell'isolamento coatto, nessuno di questi racconti si conchiude completamente all'interno del ghetto. Gli ebrei di Zangwill sono tutti figure di frontiera, in bilico tra la legge di Mosè e quella della ragione, o del cuore. I suoi dotti adolescenti, diligenti studiosi della tradizione talmudica, sembrano rosi da un tarlo segreto, da un'intima inquietudine che li spinge a scoprire cosa vi sia oltre le alte e solide mura del ghetto: vi trovano il fascino conturbante e decadente di Venezia, la seduzione delle arti profane, oppure, nella Roma del sedicesimo secolo, si convertono al cattolicesimo, nel sogno visionario della riunificazione delle due religioni e dei due popoli. La legge sabbatica è deliberatamente infranta, con i toni della commedia, dal commerciante della piccola cittadina rivierasca che non vuol perdere i clienti cristiani, oppure, con quelli del dramma, dalla vecchia che percorre di sabato trentasette miglia per veder un'ultima volta il figlio morente, mentre l'amore materno spinge un'altra donna a recarsi addirittua dal Papa, perché possa togliere il malocchio al suo figliolo diventato improvvisamente cieco. Eppure, il richiamo delle radici ebraiche e del ghetto resta fortissimo e inesorabile: in uno dei racconti, Heinrich Heine, sul letto di morte, confida a una gran dama ch'egli aveva conosciuta bambina e che ora lo visita al capezzale, di non essersi mai davvero convertito e di rimpiangere di non aver sposato una semplice ragazza ebrea che sapesse apparecchiare la tavola per la solennità sabbatica e cucinare dolci per la Pasqua. Alternando con straordinaria perizia il tono comico a quello tragico e a quello epico, Zangwill riesce a rappresentare un mondo ebraico affollato dei personaggi più diversi, ideale punto d'incontro tra la ricostruzione storica minuziosa e fedele e il gusto per un'affabulazione leggendaria, a tratti magica.