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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Giornale Rassegna Stampa
13.03.2014 Tunisia: vietato l'ingresso agli israeliani
un altro frutto marcio della 'primavera araba'

Testata: Il Giornale
Data: 13 marzo 2014
Pagina: 14
Autore: Redazione del Giornale
Titolo: «Turisti israeliani in crociera respinti a Tunisi»

Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 13/03/2014, a pag. 14, la breve dal titolo "Turisti israeliani in crociera respinti a Tunisi".

"Islam, la nostra soluzione, il vostro problema".

Passeggeri israeliani a bordo di una crociera norvegese restano bloccati a bordo della nave perché le autorità tunisine impediscono loro di mettere piede a terra. Ecco un altro dei frutti della 'primavera' araba, tra islamismo e antisemitismo.
Ecco il pezzo:

La compagnia di navigazio­ne Norwegian Cruise Line ha denunciato che il governo tuni­sino ha impedito ai passeggeri di nazionalità israeliana di una sua nave da crociera di sbarca­re nel porto di Tunisi domenica scorsa. «È un atto discriminato­rio », dice in un comunicato la compagnia, annunciando di aver cancellato tutte le altre tap­pe in Tunisia. «Vogliamo man­dare un messaggio forte alla Tu­nisia e ai porti di tutto il mondo perchè non tolleriamo e non tol­lereremo nemmeno in futuro tali atti discriminatori nei con­fronti dei nostri ospiti,» ha di­chiarato Kevin Sheehan, Ceo della compagnia. «Siamo indi­gnati per quello che è successo e per non esserne stati avvisati in anticipo. Ci scusiamo since­ramente con gli ospiti colpiti da questa discriminazione e desi­deriamo informarli che abbia­mo adottato tutte le misure ap­propriate » ha detto ricordando che la compagnia lavora con uno staff di 90 nazionalità.

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