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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Il Foglio Rassegna Stampa
19.05.2011 Obama riuscirà a convincere il Congresso a continuare la guerra in Libia?
Commento di Redazione del Foglio

Testata: Il Foglio
Data: 19 maggio 2011
Pagina: 1
Autore: Redazione del Foglio
Titolo: «La guerra scaduta»

Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 19/05/2011, in prima pagina, l'articolo dal titolo "La guerra scaduta".


Libia                  Gheddafi

Roma. I caccia che volano sulla Libia entrano oggi nel sessantesimo giorno di servizio. E’ una scadenza particolare per la Nato e per i leader europei che sostengono la missione, ma lo è soprattutto per il capo della Casa Bianca, Barack Obama: sessanta giorni è il tempo massimo di cui dispone per gestire un intervento dell’esercito senza dover chiedere l’appoggio del Congresso. Obama in questo momento è in uno stato di grazia da commander in chief ammirato, per lo storico raid contro Osama bin Laden in Pakistan. Ma la sua decisione di cominciare le operazioni sopra la Libia era stata contestata come illegittima e ora la scadenza rinfocolerà le polemiche. L’Amministrazione ha già in mente di ribattere sostenendo che da tempo i militari non partecipano ad azioni belliche, ma soltanto di appoggio. La distinzione è però labile, e potrebbe non reggere a lungo. La copertura degli americani è decisiva ma non può durare per sempre, e forse è anche per questo che le trattative con il leader libico Muammar Gheddafi e i movimenti intorno ai palazzi di Tripoli sembrano avere accelerato negli ultimi giorni. L’ex ministro del Petrolio Shukri Ghanem ha lasciato il paese nel fine settimana e ha trovato rifugio a Djerba, in Tunisia; secondo l’emittente araba al Jazeera, sull’isola ci sono anche la moglie di Gheddafi, Safiya Farkash, la figlia Aisha e il numero due dei servizi segreti, Abdullah Mahmoud al Hijazi. Un altro figlio del colonnello, Muhammad, sarebbe invece diretto in Egitto: per il sito internet al Ahram, le voci del suo arrivo hanno fatto scattare misure di sicurezza straordinarie all’aeroporto del Cairo. Al Hijazi non è fra gli ufficiali che la procura dell’Aja vorrebbe arrestare per crimini contro l’umanità. Da Djerba sono passati tutti quelli che hanno tradito il colonnello, a cominciare dal vecchio capo dei servizi segreti, Musa Kusa, che oggi aiuta la Nato a stabilire gli obiettivi per i raid su Tripoli. Il viaggio di Gheddafi junior potrebbe essere l’estremo tentativo del clan di trovare un accordo onorevole con l’occidente.

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