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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Rassegna Stampa
09.01.2011 Eichmann fu coperto dagli 007 tedeschi
I servizi segreti conoscevano dal 1952 il suo nascondiglio segreto in Argentina, ma tacquero

Testata:
Autore: La redazione del Giornale
Titolo: «Eichmann fu coperto dagli 007 tedeschi»

Le responsabilità della Germania nei confronti della mancata cattura di gran parte dei gerarchi nazisti è cosa nota, come quella del Vaticano che forni i passaporti per la loro fuga nei apesi arabi e in Sud America. Il caso Eichmann è ripreso oggi, 09/01/2011 dal GIORNALE, a pag.18, con il titolo " Eichmann fu coperto dagli 007 tedeschi".


Eichmann sotto processo a Gerusalemme

I servizi segreti tedeschi cono­scevano dal 1952 il nascondi­glio segreto in Argentina di Adolf Eichmann, ma non fe­­cero nulla per farlo arrestare. A ri­velarlo è il quotdiano Bild , che do­po un ricor­so al tribunale ammini­strativo federale è riuscito ad ave­re accesso a una parte del dossier di migliaia di pagine microfilma­te, raccolte dai servizi tedeschi (Bnd) sul regista dello sterminio di sei milioni di ebrei. La storica Bettina Stangneth, che sta per pubblicare ad aprile un libro su Ei­chmann, ha affermato che i docu­menti sono «una cosa sensaziona­le ».«I servizi segreti tedesco-occi­dentali sapevano già 8 anni pri­ma dell’arresto dove si nasconde­va Eichmann, un fatto finora sco­nosciuto », ha spiegato.
Eichmann fu rapito da un com­mando
israeliano l’11 maggio 1960 nei pressi di Buenos Aires e condotto segretamente in Israe­le, dove 12 giorni dopo il premier Ben Gurion rivelò che l’esecutore della «soluzione finale» decisa da Hitler si trovava ormai dietro le sbarre in un carcere del suo Pae­se. Adesso si scopre che Eich­mann avrebbe potuto essere cat­turato almeno 8 anni prima, se i servizi tedeschi non avessero di fatto coperto la sua fuga.
Su un documento del Bnd del 1952 scovato dalla Bild è scritto in­­fatti
che «Eichmann non si trova in Egitto, ma vive sotto il nome fal­so di Clemens in Argentina. Il suo indirizzo è noto al direttore del giornale tedesco Der Weg , pubbli­cato in Argentina ». In effetti Eich­mann viveva indisturbato sotto il nome di «Ricardo Klement» nel Paese sudamericano, in cui era riuscito a far arrivare dall’Austria anche la moglie ed il figlio. Bild scrive che «proprio in quel mo­m­ento il servizio segreto tedesco­occidentale ottenne informazio­ni sul nascondiglio di Eichmann, ma non fece nulla per catturarlo». L’11 aprile 1961 iniziò a Gerusa­lemme il processo, che si conclu­se con la condanna a morte pro­nunciata il 15 dicembre. Dopo che la condanna fu confermata in appello, Eichmann venne impic­cato il 31 maggio 1962.

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