Riportiamo dal RIFORMISTA di oggi, 17/04/2010, a pag. 13, l'articolo di Ariel David dal titolo " Olmert travolto dal caso 'Holyland', la tangente più ricca della Terra Santa ".
La vicenda è una prova del buon funzionamento della democrazia israeliana. Nessuno è al di sopra della legge, nemmeno gli uomini politici.
Ehud Olmert sarà indagato e processato per corruzione. Se riconosciuto colpevole, verrà condannato.
Ecco l'articolo:

Ehud Olmert
Gli abitanti di Gerusalemme li chiamano Transformers , e, in effetti, i tozzi palazzoni del progetto Holyland somigliano molto ai mastodontici robot del film di fantascienza. Tutti in Israele si chiedevano come fosse stato possibile che le autorità avessero permesso la costruzione del complesso di lussuosi appartamenti, cementificando una collina verde che domina la città. La risposta è arrivata quando gli inquirenti hanno denunciato l'esistenza di un giro milionario di bustarelle che coinvolgeva politici, imprenditori e tecnici, e al centro del quale sarebbe stato Ehud Olmert, l'ex Primo ministro già sotto processo per altri casi di corruzione. I magistrati, che giovedì hanno indicato Olmert come il principale sospettato, definiscono lo scandalo Holyland Terrasanta il peggiore caso di corruzione nella storia del paese. Olmert è accusato di aver ricevuto tangenti per tre milioni e mezzo di shekel, 700mila euro, quando era sindaco di Gerusalemme tra il 1993 e il 2003 e poi come ministro dell'Industria fino al 2006. Secondo l'inchiesta, guidata dal procuratore capo d'Israele Moshe Lador, le bustarelle distribuite a tutti i livelli amministrativi servivano a velocizzare la concessione dei permessi per la costruzione del complesso residenziale e a cambiare le regole di edificabilitt dell'area, trasformando quello che inizialmente doveva essere un albergo in un progetto edilizio dodici volte pi grande. Tra le dozzine d'indagati, in sei sono stati arrestati nei giorni scorsi, incluso Uri Lupolianski, vice sindaco sotto Olmert e poi primo cittadino di Gerusalemme fino al 2008, che per gli investigatori avrebbe intascato 600mila euro come donazioni ad un'organizzazione caritatevole da lui fondata. In manette sono finiti anche HilleI Charney, l'imprenditore dietro il progetto Holyland e Uri Messer, avvocato e uomo di fiducia di Olmert, considerato l'intermediario fra i due. Il quotidiano Haaretz riferisce che Olmert avrebbe ricevuto il denaro sia sotto forma di assegni, sia come pagamenti delle spese legali sostenute per difendersi in un precedente caso giudiziario. Olmert, costretto dagli scandali ad abbandonare la politica nel 2009, è stato poi rinviato a giudizio con accuse di frode aggravata, false fatturazioni ed evasione fiscale per una serie di vicende. Al centro del processo sono i doppi rimborsi che Olmert fatturava a organizzazioni benefiche per le quali faceva viaggi all'estero, nonché le buste di denaro ricevute dall'uomo d'affari americano Moshe Talansky, fondi utilizzati per fmanziare la sua campagna elettorale. Olmert vinse le elezioni nel 2006, assumendo la leadership del movimento moderato Kadima creato da Ariel Sharon, l'allora premier colpito da un ictus e tuttora in coma. Per tutto il suo mandato, Olmert ha dovuto difendersi dalle critiche per gli errori commessi nel conflitto con Hezbollah nel 2006, oltre che per i continui guai giudiziari. Il primo premier israeliano a subire un processo si è sempre dichiarato innocente. Quando il suo nome è emerso nello scandalo Holyland , ha interrotto un viaggio in Europa, difendendosi in un messaggio trasmesso dalle televisioni israeliane giovedì sera. Apparso teso e stanco, Olmert si è dichiarato pronto a collaborare con la polizia e ha aggiunto: «Non mi è mai stata offerta una tangente e non ho mai preso tangenti da nessuno». Fonti della polizia citate dai media israeliani affermano per che sart difficile per Olmert respingere le accuse perché l'inchiesta non si basa principalmente su dichiarazioni di testimoni, come nel caso Talansky. Oltre a un supertestimone la cui identikit rimane per ora segreta, questa volta gli investigatori affermano di avere anche prove documentali e materiali dei passaggi di denaro. Negli ultimi anni, la politica israeliana è stata colpita da un'ondata di scandali: dalle accuse di violenza sessuale al presidente Moshe Katsav, costretto alle dimissioni e ancora sotto processo, al ministro delle Finanze condannato per aver rubato i soldi della confederazione dei sindacati. La nuova Tangentopoli ha dato un altro colpo alla fiducia degli israeliani nella loro classe dirigente in un periodo di crescenti timori per il programma nucleare iraniano e di tensioni con i palestinesi. Il Jerusalem Post ha scritto in un editoriale che, visti i precedenti, il coinvolgimento di Olmert non ha destato particolare sorpresa. La vera delusione è stata per Uri Lupolianski, ebreo ortodosso, e altri esponenti ritenuti insospettabili, ha affermato il quotidiano in un pezzo titolato: «Ti prego, Uri, dicci che non è vero».
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