Le dichiarazioni di Silvio Berlusconi all'incontro con la Lega araba a Sirte hanno suscitato reazioni differenti. Preoccupazione fra chi sta dalla parte della democrazia, e che quindi ritiene sbagliato equiparare regimi canaglia con uno Stato di diritto, e imbarazzo persino sui giornali degli odiatori di Israele. Applaudire il cavaliere ? Giammai.
Aggiungiamo che le parole del cavaliere sono state anche fuori tempo e fuori luogo, tenuto conto che al congresso della Lega araba erano assenti molti stati arabi, un paloscenico minore, quindi, che avrebbe dovuto consigliare prudenza. Così non è andata. I conti si faranno lunedì sera, a elezioni regionali chiuse, per vedere se il tango ballato a Sirte è piaciuto oppure no.
Ecco una rassegna stampa dei commenti usciti oggi, 28/03/2010 sui giornali.
LA STAMPA

La cronaca è di Emanuele Novazio, titolo " Berlusconi in Libia, Israele ci ascolti"
Basta insediamenti, via dal Golan, queste in sostanza le affermazioni di B. riportate nelle cronache da quasi tutti i giornli oggi. Novazio aggiunge la dichiarazione di B, sull'Iran " un paese dalla storia millenaria come l'Iran dovrebbe svolgere una leadership costruttiva anzichè sfidare la comunità internazionale". Da non dimenticare l'affermazione di Erdogan " volere Gerusalemme capitale indivisibile dello Stato ebraico è una pretesa folle"
Segue una intervista di Maurizio Molinari a Moises Naim, direttore di Foreign Policy, nella quale il giornalista dice che l'Italia è in sintonia con il nuovo corso Usa.
CORRIERE della SERA la cronaca è dell'inviato Maurizio Caprara, che evidenzia nel titolo la fine dei contrasti con la Libia. Gheddafi è contento, ci crediamo,vince su tutta la linea.
REPUBBLICA riprende la cronaca in una corrispondeza da Gaza, evidenziando la dichiarazione di B. nel titolo.
ILSOLE24ORE, Ugo Tramballi raggiante, " tra gli arabi vince la linea moderata", è il titolo che riassume le posizioni della Lega araba. Israele deve accettare le condizioni dei suoi avversari, dopodichè la "pace" sarà più vicina.
IL MANIFESTO. inserisce le dichiarazioni di B. all'interno di un articolo che presenta le posizioni arabe. Poche righe, le dichiarazioni di B. creano un palese imbarazzo. Il titolo è " Il processo di pace è morto"
L'UNITA', due articoli di Udg, " La lega araba avverte Israele: giù le mani da Gerusalemme ", la solita esaltazione delle posizioni arabe, e " Berlusconi show in Libia, Israele lasci il Golan", una richiesta che se viene fatta da B. è uno show, questo per dire la credibilità del giornale e del cronista. Che B. sia amico di tutti dà fastidio anche a sinistra.
Imbarazzo anche nel centro destra.
IL GIORNALE pubblica due servizi, il primo di Stefano Zecchi, dal titolo " Silvio il mediatore, capace di dialogare col mondo" che ben rassume il conternuto. B. è amico di Israele ma anche dei suoi nemici, perchè solo così il conflitto arriverà a soluzione. Boh, staremo a vedere, finora non è mai andata così.
Il secondo è una cronaca di Vincenzo La Manna, simile nei contenuti ad altre.
LIBERO pubblica un commento di Carlo Panella che ci sembra corretto ed equilibrato, nel senso che non nasconde e non plaude ma analizza i vari scenari. E vede in B. una politica che può giocare su diversi tavoli, anche perchè non vi sono dubbi sull'alleanza con Israele. Condividiamo, riteniamo però che certe dichiarazioni potevano essere fatte con altri toni, soprattutto, e lo fa notare bene Panella, perchè la riunione della Lega araba è stata un mezzo fallimento, vista l'assenza di Egitto, Arabia saudita, Marocco, Emirati del Golfo. In sostanza c'erano solo i tradizionali nemici di Israele.
Accanto al pezzo di Panella, Alessandro Carlini analizza i rapporti Israele-Usa in un pezzo dal titolo " Il dramma di Netanyahu, ascoltare Pese e alleati.
Essendo una rassegna stampa, invitiamo i lettori a scriverci che ne pensano, cliccando su: takinut@gmail.com