Riportiamo dal RIFORMISTA di oggi, 03/01/2010, a pag. 4, l'articolo di Peppino Caldarola dal titolo " Chi ha detto che Tel Aviv è pericolosa ? ".


Peppino Caldarola e Tel Aviv
E' sorprendente quante cose puoi fare in poco tempo a Tel Aviv senza annoiarti mai. Puoi passeggiare per le grandi avenue del centro della città e imbatterti in gallerie di giovani artisti di talento. Puoi entrare in uno delle centinaia di negozietti di cose antiche fra vecchi rubinetti, maschere antigas della prima guerra mondiale, souvenir d'Israele epiccoli oggetti d'oro e d'argento. Puoi scegliere fra le decine e decine di t-shirts piene di simboli di Israele ma anche di frasi ironiche. Puoi farti una passeggiata al lungomare verso il porto o in direzione di Jaffa e devi stare attento a non rallentare quel fiume di persone che ogni giorno che dio manda in terra corrono in lungo e in largo a tutte le ore una maratona collettiva che fa impressione. Mi sono fermato a tirare due calci al pallone con mio figlio sulla spiaggia e, appena ci ha visti, un anziano addetto alla pulizia urbana ha lasciato lo scopino e si è messo a giocare con noi. Era un russo che a gesti mi ha raccontato di essere stato un campione di tennis nel suo paese prima di emigrare quaggi . Un tassista arabo ci ha preso in cinque sulla sua vettura e ci ha chiesto una tariffa un po' più alta perché, ha spiegato, aveva corso il rischio difarsi beccare dalla polizia. Al mercato di Jaffa ho sentito le canzoni di Eros Ramazzotti. I pub sono pieni di ragazzi come in tutto il mondo. Il vino israeliano è diventato molto buono. Non capisco quelli che pensano che ci voglia coraggio a passare le vacanze qui.
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