Sono rare le occasioni per essere d'accordo con quanto scrive Udg sull'UNITA', che quando invece capita, lo facciamo volentieri. Come oggi, 23/07/2009 a pag.25, una cronaca che non abbiamo trovato su altri quotidiani. I crimini commesi a Gaza, nei quali non c'entra in qualche modo Israele, non interessano i giornali italiani. I terroristi di Hamas sono " militanti ", non sia mai che siano implicati in azioni sanguinose. Ecco l'articolo, dal titolo " Sangue sulle nozze, e a Gaza si riaccende la lite tra Fatah e Hamas ". Ci vien da aggiungere, e chiamala lite !

Una bomba sotto il palco della festa, 50 i feriti a Khan Yunes E per gli ospiti della famiglia Dahlan è terrore. Potrebbe essere un’azione del gruppo Jaljalat, ex membri del braccio armato di Hamas ma ancora più estremisti. Una festa si trasforma in battaglia. E la Striscia torna a sanguinare. Una festa nuziale della famiglia Dahlan - un tempo sinonimo a Gaza di grande influenza politica - è stata oggetto l’altra notte notte di un attacco in cui sono rimaste ferite almeno60 persone, fra cui lo sposo. Questi è il nipote di Mohammed Dahlan, l'ex comandante della sicurezza preventiva palestinese a Gaza costretto all'esilio dalla Striscia dal giugno 2007, da quando Hamas ha espugnato il potere con le armi. Da allora Dahlan,uno stretto collaboratore del presidente Mahmud Abbas (Abu Mazen), vive in Cisgiordania. ATTACCO MIRATO ahlan è uno dei personaggi più discussi della politica palestinese. Nei giorni scorsi un dirigente di Al-Fatah, Faruq Kaddumi, lo ha accusato di aver avuto un ruolo centrale «nell'avvelenamento del presidente Yasser Arafat», cinque anni fa: accuse subito smentite da Abu Mazen e dalla vedova del Rais, Suha Arafat. Secondo fonti locali, non sembra esserci comunque alcun legame fra l'attacco alla cerimonia nuziale e le violente polemiche che scuotono al-Fatah, nella imminenza della sua sesta Conferenza. Era quasi la mezzanotte quando una potente deflagrazione ha investito gli ospiti della famiglia Dahlan nella città di Khan Yunes, a sud di Gaza.Aquanto pare un ordigno era stato collocato per tempo sotto a un palco. Fonti della polizia di Hamas affermano che si è trattato di una «bomba assordante ». Altri ritengono che fosse un ordigno più potente, esploso solo in parte. CAOS TOTALE Ci sono state scene di confusione e di panico.Quandopoi nella zona sono giunte le forze dell'ordine gli ospiti - secondo la agenzia di stampa Wafa- hanno indirizzatouna nutrita sassaiola contro gli agenti scandendo slogan ostili a Hamas. In unaffermato che all'origine dell'episodio vi era lite familiare. Ma dopo il fermo di tre persone sospette è emerso un elemento più allarmante: dietro alla esplosione ci sarebbe in qualche modo il gruppo «Jaljalat » composto da ex membri del braccio armato di Hamas fautori di una lotta ad oltranza e di un utopico «Califfato» mediorientale. Secondo Israele questo gruppo jihadista - rafforzato da elementi legati ad Al Qaeda - ha condotto nelle ultime settimane ripetuti attacchi lungo le linee di confine di Gaza.
Per inviare all' Unità la propria opinione, cliccare sulla e-mail sottostante.